Pubblicato il 4 Giugno, 2021
Riconversione posti letto nel presidio Covid, il consigliere regionale Vincenzo Santangelo intende presentare una interrogazione al question time
“Presenterò un’interrogazione al question time e ho già chiesto al presidente della commissione Sanità della Regione, l’amico Enzo Alaia, di convocare la direttrice dell’ospedale di Maddaloni dott.ssa Foglia per capire le ragioni della mancata riconversione dei posti letto nel presidio Covid”.
Con queste parole il consigliere regionale Vincenzo Santangelo presenta quella che è l’attuale situazione dell’ospedale di Maddaloni dove 20 dei posti che finora sono stati destinati a covid, e che adesso potrebbero essere riconvertiti, non lo sono stati.
“Non capisco infatti, – prosegue Santangelo – perché, nonostante l’assenso del direttore generale dell’Asl di quello sanitario dell’azienda, non si sia proceduto con questa operazione che consentirebbe anche di salvaguardare gli investimenti che siamo riusciti ad ottenere, circa sei milioni (6.000.000) di euro, nell’ambito di una complessa attività istituzionale per il nosocomio, oltre ai livelli occupazionali dei lavoratori delle cooperative che da anni, garantiscono l’assistenza pur avendo lo status di precari”.
E proprio per spiegare quanto naturale debba essere la riconversione pone in evidenza quanto accaduto al presidio ospedaliero di Santa Maria Capua Vetere.
“Il ritorno alla normalità dell’ospedale di Santa Maria Capua Vetere – aggiunge Santangelo – è una buona notizia dal momento che vuol dire che la campagna vaccinale sta dando i suoi effetti. E’ giusto che anche la fascia ampia della conurbazione maddalonese possa tornare ad usufruire di servizi di assistenza dell’ospedale dal momento che non ci sono apparenti motivi che lo impediscono”.
Ecco per quale ragione sarebbe auspicabile la riconversione, proprio partendo dal presupposto che una separazione dei percorsi è ben gestibile.
“Il fatto stesso che sino a qualche giorno fa Maddaloni è stato hub vaccinale – conclude Santangelo – testimonia che nell’ospedale sono garantiti i percorsi separati tra pazienti Covid e quelli ‘normali’. Se qualcuno dovesse pensare di potersi mettere di traverso nel processo di rilancio dell’ospedale troverà in me un ostacolo politico ed istituzionale insormontabile”.
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