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Razza e Musumeci

Razza e Musumeci (dalla pagina Fb dell'assessore regionale).

Rinomina dell’assessore Razza, l’opinione di Enzo Guarnera: “Solo un gioco politico senza etica”

Pubblicato il 4 Giugno, 2021

Una riflessione dell’avv. Enzo Guarnera, protagonista della società politica e civile siciliana.

“Quando Ruggero Razza si dimise da assessore alla Sanità in Sicilia perché indagato in relazione alla vicenda dei morti “spalmati”, diedi atto del gesto, assolutamente raro tra i politici. Adesso apprendo non solo che è rientrato nell’incarico, ma che durante la formale assenza avrebbe continuato ad essere l’assessore di fatto. Musumeci sarebbe stato, quindi, solo il suo formale prestanome. Riconosco di avere commesso un errore di valutazione politica.


Qualche settimana fa un mio caro amico, persona pubblica molto nota, mi disse: “Sbaglia chi ritiene che Razza sia al seguito di Musumeci e che esegua le sue direttive. È esattamente il contrario.
Razza è il suo “consigliori politico”. Credo avesse ragione.

La classe politica ha dato ulteriore prova della propria ipocrisia;
le dichiarazioni rilasciate da Musumeci, allorché si seppe dell’indagine, facevano parte di un gioco politico, finalizzato a non appannare l’immagine pubblica del Presidente. Ritengo che le avesse anche concordata con Razza. Penso anche che siano state concordate sia le dimissioni sia la decisione del successivo rientro.

La vicenda processuale per il momento ha una rilevanza secondaria.
Ciò che invece emerge, in maniera inquietante, è l’assenza di qualsivoglia sensibilità etica. La politica, ancora una volta, ha dato cattiva prova di sé.
Come prima, come sempre!”

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