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Debutto al teatro Carignano di Gabriele Lavia con “Le leggi della gravità”

Gabriele Lavia e Federica De Martino portano in scena martedì 15 giugno prossimo, alle 19.30, al teatro Carignano, la piece intitolata “Le leggi della gravità”, atto unico tratto dal romanzo “Les lois de la gravité” di Jean Teulé, per la direzione dello stesso Lavia, che ne cura anche l’adattamento.

Pubblicato il 7 Giugno, 2021

Torino. Gabriele Lavia e Federica De Martino portano in scena martedì 15 giugno prossimo alle 19.30, al teatro Carignano, la piece intitolata “Le leggi della gravità”, atto unico tratto dal romanzo “Les lois de la gravité” di Jean Teulé, una produzione Effimera, per la direzione dello stesso Lavia, che ne cura anche l’adattamento.

Le scene sono di Alessandro Camera, i costumi di Andrea Viotti e le musiche di Antonio Di Pofi.

Scrive, nelle sue note di regia, Gabriele Lavia: “Una notte di freddo e di pioggia, a Le Havre, in Normandia. Una donna entra in un commissariato, dove si trova un vecchio commissario che sta per andare in pensione. La donna viene a autodenunciarsi. Ha ucciso il marito dieci anni prima. Lo ha spinto giù dal balcone, undicesimo piano. La legge di gravità è ineludibile. Nove e ottantun metri al secondo. Ma la legge di gravità dell’essere “essere umani” qual è? Alla legge fisica di gravità non si può sfuggire. Ma a quella metafisica? A quella dell’essere umano? La legge non misurabile dell’amore, del dolore, del senso di colpa, del fallimento, dell’incertezza dell’essere non è meno ineluttabile dei nove e ottantuno metri al secondo. L’uomo cade nella vita, cade nel suo dolore, come cade nella felicità e nel successo. L’uomo cade e precipita nel fallimento, e ciò fa male. In una notte freddissima un uomo e una donna prendono coscienza delle loro rispettive cadute. Ma vivere significa, probabilmente, prendere coscienza dei propri “dolorosi” fallimenti”.

Il lavoro teatrale vede, così, il confronto tra leggi di gravità diverse, quella fisica di nove e ottantun metri e una seconda, non misurabile, rappresentata dalla caduta delle coscienze, attraverso il confronto serrato tra un’assassina che vuol essere arrestata e un tutore della legge che non vuole arrestarla.

Repliche al teatro Carignano fino al 27 giugno prossimo

Info. Biglietteria del Teatro Stabile di Torino. Tel 011/5169555, Numero Verde 800235333

Orari dal martedì al sabato 13-19; domenica 14-19; lunedì riposo

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