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Catania, progetto il Cuore di Raffaele, consegnati certificati per l’uso del defibrillatore agli allievi del Liceo Principe Umberto

certificati che abilitano all’uso dei defibrillatori nell’ambito del progetto “Il Cuore di Raffaele”, sono stati consegnati agli allievi del Liceo Principe Umberto alla presenza del sindaco Salvo Pogliese, della dirigente scolastica Mariella Raciti, del medico di protezione civile Eugenio Miuccio, della presidente della IV commissione consiliare Sanità Sara Pettinato e di Antonio Barresi, padre del giovane Raffaele stroncato da un infarto due anni addietro, mentre seguiva le lezioni proprio nel Liceo Principe Umberto.

Pubblicato il 8 Giugno, 2021

certificati che abilitano all’uso dei defibrillatori nell’ambito del progetto “Il Cuore di Raffaele”, sono stati consegnati agli allievi del Liceo Principe Umberto alla presenza del sindaco Salvo Pogliese, della dirigente scolastica Mariella Raciti, del medico di protezione civile Eugenio Miuccio, della presidente della IV commissione consiliare Sanità Sara Pettinato e di Antonio Barresi, padre del giovane Raffaele stroncato da un infarto due anni addietro, mentre seguiva le lezioni proprio nel Liceo Principe Umberto.

“E’ una splendida iniziativa – ha detto il sindaco Pogliese rivolgendosi ai ragazzi che hanno frequentato il corso abilitante all’uso del defibrillatore – che trasforma il dolore per la perdita di una giovanissima vita in concreta possibilità di salvarne migliaia, grazie alla capacità di saper utilizzare un defibrillatore in attesa dell’arrivo di un’ambulanza con i soccorsi. Con l’impegno costante di Sara Pettinato e la coraggiosa testimonianza del padre di Raffaele, stiamo installando numerosi defibrillatori automatici nelle principali piazze e vie di Catania, nella speranza che non debbano mai essere utilizzati ma nella certezza che si possano rivelare fondamentali strumenti salvavita.

“La perdita di mio figlio è un vuoto incolmabile – sottolinea Antonio Barresi – ma iniziative come questa mi danno speranza che quello che è successo alla mia famiglia possa essere in futuro evitato ad altri”. 

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