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violenza sulle donne

Maltrattamenti in famiglia e violenze. Quattro storie agghiaccianti nel Salento

Pubblicato il 16 Giugno, 2021

Continuano le brutte storie di maltrattamenti in famiglia e violenza verso le donne nel Salento. Dopo l’ultima storia di fine maggio in cui un figlio minacciava i genitori per estorcerli del denaro, altre quattro tristi vicende nel territorio salentino. I carabinieri del territorio salentino sono dovuti intervenire in altrettante operazione per cercare di porre fine a questi episodi di maltrattamenti in famiglia e violenza di vario tipo. A Gagliano del Capo è finito in manette un 44enne per il reato di maltrattamenti in famiglia. I carabinieri erano già intervenuti presso l’abitazione per sedare una lite tra familiari. Dopo l’intervento dei militari, l’uomo nel tardo pomeriggio di oggi, ha aggredito la propria madre, vedova, pensionata, con l’intento di estorcerle denaro procurandole lesioni giudicate guaribili in 3 giorni dai sanitari ospedale di Tricase. L’arrestato è stato trasferito ai domiciliari. A Racale, invece, i carabinieri di Ugento hanno arrestato un 54enne che già dal gennaio 2021 aveva messo in pratica atti persecutori nei confronti dell’ex convivente e nei confronti di una sua amica, provocando danni alle rispettive autovetture. L’uomo è stato trasferito presso la casa circondariale di Lecce.

Maltrattamenti in famiglia e violenza. Le storie di Casarano e Maglie

A Casarano, i carabinieri hanno arrestato in flagranza di reato, un 21enne ritenuto anch’egli responsabile del reato di maltrattamenti in famiglia commesso ai danni della sorella convivente, culminati nell’aggressione avvenuta all’interno della propria abitazione. La ragazza aveva vari graffi ed escoriazioni, giudicati guaribili in 2 giorni di prognosi. I carabinieri, allertati dalla vittima, hanno immobilizzato l’uomo in evidente stato di agitazione per poi trasferirlo presso il carcere di “Borgo san Nicola” di Lecce. A Maglie, invece, i carabinieri hanno eseguito un ordine di esecuzione della carcerazione emesso dalla Procura di Lecce nei confronti di un 55enne già ai domiciliari. L’uomo, deve scontare, secondo la sentenza emessa dalla Cassazione lo scorso 3 giugno la pena di 24 anni e 6 mesi di reclusione perché riconosciuto colpevole dei reati di ubriachezza, minaccia aggravata, maltrattamenti in famiglia, atti persecutori, violenza sessuale e reati in materia di stupefacenti, commessi a Maglie sino al 2017. La sentenza contempla anche l’applicazione della misura di sicurezza del “divieto di avvicinarsi ai luoghi frequentati da minori per la durata di anni uno”. Il 54enne è stato trasferito presso la casa circondariale di Lecce.

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