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Conferenza futuro Calcio Catania, Ferraù: “Non falliremo, le critiche ci stanno”

Durante la conferenza stampa sulle note vicende societarie del Calcio Catania, l’avvocato Giovanni Ferraù ha fatto il punto della situazione

Pubblicato il 19 Giugno, 2021

La paura di una città di perdere la matricola della squadra di calcio, il Calcio Catania, che da 75 anni la rappresenta e le argomentazioni di chi da un anno si è battuto e si continua a battere per portare avanti la storia e non farla terminare adesso.

Questo basta per descrivere quanto detto oggi durante la conferenza stampa tenutasi a Torre del Grifo, quartier generale della squadra rossazzurra, dai vertici della Sigi, capitanata dall’avvocato Giovanni Ferraù.

Quest’ultimo ha esordito affermando come a una settimana di distanza dal termine massimo per versare la quota utile per l’iscrizione della squadra al prossimo campionato di calcio di Serie C un’interlocuzione per l’entrata di soci e un’altra per una sponsorizzazione internazionale siano venute meno. Oltre a ciò però è stato anche detto come altre riunioni e contatti con potenziali soci siano in corso, motivo per cui altri membri della Sigi non erano oggi presenti. Un riferimento all’iniziativa di azionariato popolare, molto contestata da tifosi, non è mancato.

“Il Catania – ha detto l’avvocato Giovanni Ferraù – ha un’importanza sociale e attualmente serve compattezza da parte di tutti. Lo scorso anno il Catania è stato salvato per essere ceduto subito. Tacopina non ha onorato il contratto perché ha versato soltanto 630mila euro. Gli interlocutori che vengono da fuori se vedono entusiasmo e una città che si muove arrivano. Il fallimento ora come ora è un rischio residuo, ma noi dobbiamo fare di tutto per evitarlo“.

Riguardo alla ricapitalizzazione essa negli ultimi giorni ha perso terreno perché è venuta meno una garanzia, ma sempre secondo quanto detto da Ferraù, le alternative a Tacopina ci sono tuttora. Uno dei possibili investitori, di cui non è stato fatto il nome, ha chiesto tre elementi: porto, aeroporto e tifosi.

Alle nostre domande sulle pressioni da parte dei tifosi, soprattutto sui social, che oltre alla salvezza della matricola vorrebbero anche un rilancio sotto il profilo dei risultati, l’avvocato Ferraù ha risposto: “Sono stati momenti difficili e complicati, ma ci sta che ognuno esprima il proprio dissenso e rancore. Abbiamo sempre sostenuto il diritto di critica, ma non quello di offesa. Noi andiamo avanti, le critiche ci stanno. Quando la Covisoc vede che è tutto in regola vuole dire che una società ha lavorato”.

Infine il socio Nuccio La Ferlita ha ribadito come la Sigi sia formata da persone tifose e appassionate, soprattutto in un periodo storico come quello attuale, ma anche come molti catanesi non abbiano la voglia di investire per la squadra.

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