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baiano

Usura ed estorsione ad Avellino. Le vittime pagavano tassi che potevano arrivare al 180%

Pubblicato il 22 Giugno, 2021

Usura ed estorsione sono i reati contestati a 2 persone di Atripalda, per cui ieri i carabinieri di Avellino hanno applicato la misura degli arresti domiciliari

I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Avellino, nella mattinata di ieri hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa della misura cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal GIP del Tribunale di Avellino su richiesta della Procura di Avellino, nei confronti di due persone, entrambe originarie di Atripalda, di anni 50 e di anni 32, poiché ritenuti gravemente indiziati dei reati di usura ed “estorsione”.

180% tasso usuraio

Le vittime, tra cui un imprenditore, erano costrette, secondo la prospettazione accusatoria, a pagare interessi con un tasso che superava il 120% annuo, in un caso addirittura raggiungendo il 180%.

Prestiti per pagare debiti

In alcune occasioni, le somme, già gravate da tali esosi interessi, aumentavano vertiginosamente, perché gli usurati si trovavano nella necessità di chiedere ulteriori prestiti, proprio per far fronte all’insostenibile esposizione debitoria, che, talora, cercavano di ridurre anche alienando propri beni agli usurai.

L’attività di indagine, avviata a seguito della denuncia per lesioni personali subite da una delle vittime, ha interessato un arco temporale di vari anni, anche per la complessità degli accertamenti.

Gli investigatori, infatti, hanno dovuto ricostruire i movimenti finanziari, attraverso articolate investigazioni, consistite nell’assunzione di dichiarazioni da persone informate sui fatti, in perquisizioni, nell’analisi di documenti e dei flussi di ingenti somme di denaro, movimentate con operazioni extracontabili.

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