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“Garibaldi era juventino”, l’ironica provocazione partenopea che fa il giro del web

La provocazione firmata dagli attivisti di “Napoli Capitale”.

Pubblicato il 23 Giugno, 2021

Questa mattina la statua di Garibaldi, posta nell’omonima piazza a Napoli, si è svegliata leggermente diversa in quanto indossava una maglia a strisce bianconere con la scritta “Garibaldi era juventino”.

L’azione è stata portata a termine dagli attivisti di “Napoli Capitale”, un mix di sfottò sportivo e rivendicazione territoriale intriso di spirito meridionalistico e neoborbonico.

Il Comune, in mattinata, ha provveduto a rimuovere la maglietta dalla statua dell’autore della Spedizione dei Mille.

Non è la prima volta che la statua diventa oggetto di protesta soprattutto da parte dei gruppi neoborbonici. In altre occasioni è stata colpita da uova, imbrattata di vernice e ricoperta di manifesti di protesta.

Non è un segreto che Garibaldi non sia amatissimo a Napoli. Fu proprio lui che strappò il Mezzogiorno dalle mani dei Borbone per consegnarlo a Vittorio Emanuele II, determinando un vero capovolgimento da un punto di vista economico, sociale e politico.

Gran parte delle ricchezze del Meridione furono infatti trasferite al Nord Italia, invertendo i rapporti di forza e determinando l’impoverimento del Sud Italia.

Più volte gruppi ed associazioni del territorio hanno chiesto di rimuovere la statua di Garibaldi, suggerendo di sostituirla con Totò, Troisi o Maradona che invece incarnano alla perfezione il concetto di napoletanità.

Fonte foto: pagina Facebook Angelo Forgione

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