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Guardia di Finanza Bologna: bilancio operativo del 2020

Guardia di Finanza Bologna: bilancio operativo del 2020 presentato in occasione del 247esimo anniversario della fondazione del corpo.

Pubblicato il 23 Giugno, 2021

Guardia di Finanza Bologna: bilancio operativo del 2020 presentato in occasione del 247esimo anniversario della fondazione del corpo.

Nel corso del 2020 la Guardia di Finanza di Bologna ha dedicato una particolare attenzione agli illeciti in materia di spesa pubblica e a tutte le condotte che, mettendo a rischio la legalità e la trasparenza che devono connotare l’azione della Pubblica amministrazione, pregiudicano la corretta allocazione delle risorse, favorendo sprechi, truffe, malversazioni e indebite percezioni.

Oltre 600 sono gli interventi complessivamente svolti a tutela dei principali flussi di spesa, dagli appalti agli incentivi alle imprese, dalla spesa sanitaria alle erogazioni a carico del sistema previdenziale, dai fondi europei alla responsabilità per danno erariale, cui si aggiungono 107 deleghe d’indagine concluse in collaborazione con la Magistratura ordinaria 17 deleghe svolte con la Corte dei conti.

Le frodi scoperte dai Reparti in danno del bilancio nazionale e comunitario ammontano ad oltre 6,2 milioni di euro.

In materia di spesa previdenziale e assistenziale, sono stati eseguiti complessivamente 10 controlli, che hanno consentito di accertare l’indebita corresponsione e/o richiesta di prestazioni non spettanti per circa 6 milioni di euro. Con riguardo alla sola spesa previdenziale (assegni sociali, pensioni di guerra, invalidità civile e altre) sono state accertate frodi per oltre 5,5 milioni di euro.

Tra i controlli in materia di prestazioni sociali agevolate, il Corpo ha realizzato uno specifico dispositivo operativo volto al contrasto dei fenomeni di illecita apprensione del “reddito di cittadinanza”. Gli interventi svolti in quest’ultimo ambito, anche con il contributo dell’INPS, sono stati indirizzati, in maniera puntuale e selettiva, nei confronti delle posizioni connotate da concreti elementi di rischio e hanno permesso di intercettare oltre 353 mila euro indebitamente percepiti e oltre 26 mila di euro di contributi richiesti e non ancora riscossi, nonché di denunciare all’Autorità Giudiziaria, per le ipotesi di reato previste dalla normativa disettore, 22 soggetti.

In seno al Piano operativo finalizzato alla tutela della regolarità della spesa sanitaria, i Reparti hanno portato a termine 2 interventi, significativo è il dato riferito all’ammontare dei danni erariali accertati (1,3 milioni di euro), a testimonianza di come il segmento operativo sia interessato da condotte oggetto di valutazioni tanto delle Autorità Giudiziarie penali quanto di quelle contabili.

Passando al settore degli appalti, il valore delle procedure contrattuali risultate irregolari a seguito di mirati controlli basati su analisi di rischio, è stato pari a oltre 3,1 milioni di euro: di questi ultimi, circa 1,5 milioni di euro sono appalti riferiti alla spesa sanitaria.

Le persone denunciate per reati in materia di appalti, corruzione e altri delitti contro la Pubblica Amministrazione sono state 5. In tale ambito, riveste importanza strategica la collaborazione con l’Autorità Nazionale Anticorruzione, su cui delega, nel corso del 2020, i Reparti hanno effettuato controlli in materia di contrattualistica pubblica e accertamenti nel settore anticorruzione e trasparenza. È utile sottolineare, a fattor comune, come un sicuro indice dell’incisività dell’azione investigativa sia rappresentato dal dato riguardante i sequestri: nell’ambito delle attività svolte a tutela della spesa pubblica, sono stati eseguiti provvedimentiablatori per un importo complessivo di oltre 136 mila di euro.

Sul fronte della tutela del mercato dei capitali, l’impegno profuso nel 2020 si è concretizzato nel sequestro di beni per un valore di oltre 37 milioni di euro a seguito di 31 interventi in materia di riciclaggio e auto-riciclaggio58 sono le persone denunciate all’Autorità Giudiziaria, di cui tratta in arresto. Il valore del riciclaggio accertato si è attestato intorno a 48 milioni di euro.

315 mila di euro ammontano, invece, i sequestri operati nei confronti di soggetti ritenuti responsabili del reato di usura.

Con riguardo alla prevenzione, i Reparti dipendenti hanno proceduto all’approfondimento di 541 segnalazioni di operazioni sospette, di cui 23 attinenti specificamente al fenomeno del finanziamento del terrorismo.

Sono stati, poi, eseguiti ai confini terrestri 139 controlli volti a verificare il rispetto delle norme sulla circolazione transfrontaliera di valuta da parte dei soggetti in entrata e/o in uscita dal territorio nazionale, con la scoperta di illecite movimentazioni per oltre 1,9 milioni.

Nel campo dei reati fallimentari, sono stati operati sequestri di beni per un valore pari a oltre 59 milioni di euro, su un totale di patrimoni risultati distratti di oltre 100 milioni di euro.

Nel comparto operativo dedicato alla sicurezza della circolazione dell’euro sono stati denunciati 19 soggettidei quali in stato di arresto, con l’esecuzione di sequestri di valute, titoli, certificati e valori bollati contraffatti per un valore complessivo di oltre 35 mila di euro.

In applicazione della normativa antimafia, sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali 128 soggetti, mentre i provvedimenti di sequestro confisca eseguiti hanno raggiunto, complessivamente, la quota di oltre 40 milioni di euro. Ammonta, invece, a circa 92 milioni di euro il valore dei beni mobiliimmobiliaziendequote societarie e disponibilità finanziarie proposti all’Autorità Giudiziaria per il sequestro.

Sono stati eseguiti, poi, 21 accertamenti a seguito di richieste pervenute dai Prefetti della Repubblica, riferiti alle verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia.

L’attività a tutela del mercato dei beni e dei servizi è stata volta a contrastare la contraffazione di marchi registrati, l’usurpazione di indicazioni di origine e qualità delle merci, le false attestazioni concernenti la corrispondenza dei prodotti agli standard di sicurezza previsti e le violazioni alla normativa sul diritto d’autore.

In tali ambiti, i Reparti operativi hanno effettuato 130 interventi e dato esecuzione a 183 deleghe dell’Autorità Giudiziaria, sottoponendo a sequestro circa 100 mila prodotti industriali contraffatti, con falsa indicazione del made in Italy non sicuri nonché ingenti quantitativi di prodotti alimentari recanti marchi industriali falsificati o indicazioni non veritiere. Sono stati segnalati alle competenti Procure della Repubblica n. 35 soggetti.

La crisi sanitaria connessa al Covid-19 ha visto la Guardia di Finanza fortemente impegnata, inoltre, nelle attività a tutela dei consumatori, principalmente volte a contrastare le fattispecie fraudolente riferite, da un lato, all’illecita commercializzazione di beni utili a fronteggiare l’emergenza epidemiologica e, dall’altro, a condotte ingannevoli e truffaldine.

In tale contesto, sono stati denunciati 7 soggetti per i reati di frode in commercio, vendita di prodotti con segni mendaci, truffa, falso e ricettazione, constatate sanzioni amministrative in 3 casi e sottoposti a sequestro oltre 580 mila mascherine e dispositivi di protezione individuale 67 tute protettive.

A seguito dell’emergenza epidemiologia lo scorso anno, la Guardia di Finanza di Bologna, unitamente alle altre Forze di Polizia, ha assicurato l’attuazione delle misure di contenimento della pandemia eseguendo circa 16.000 mila controlli, che hanno consentito di sanzionare circa 520 soggetti e di denunciare all’Autorità Giudiziaria, a vario titolo, 70 responsabili.

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