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Fonte immagine: pagina Facebook Movimento 5 Stelle Catania

Plaia, il Tribunale ordina a Sidra di sbarrare il Canale Arci già da domani 24 giugno

Si aggiunge un nuovo capitolo alla vicenda degli sversamenti in mare alla Plaia di Catania; su ordine del Tribunale domani (24 giugno) Sidra dovrà provvedere a sbarrare acque del canale Arci.

Pubblicato il 23 Giugno, 2021

Si aggiunge un nuovo capitolo alla vicenda degli sversamenti in mare alla Plaia di Catania; su ordine del Tribunale domani (24 giugno) Sidra dovrà provvedere a sbarrare acque del canale Arci.

Noi ci eravamo già ampiamente occupati della vicenda ascoltando in un’intervista esclusiva Ignazio Ragusa, Presidente Sib Sicilia, Fabio Cantarella, assessore all’ecologia e Viola Sorbello di Legambiente Catania. Leggi l’articolo – [ESCLUSIVA] SCARICHI ALLA PLAYA, ECCO COME STA, DAVVERO, IL NOSTRO MARE. LA VOCE DEI PROTAGONISTI

L’input per i servizi è partito da un video del consigliere del Movimento 5Stelle di Catania Graziano Bonaccorsi che ha poi coinvolto l’on. Luciano Cantone che ha raccolto materiale, girato un video e proposto un’interrogazione parlamentare sul caso della Plaia catanese.

Guarda il video di Graziano Bonaccorsi e dell’on. Luciano Cantone

[VIDEO] PLAYA, SVERSAMENTI IN MARE: IL M5S PORTERÀ IL CASO IN PARLAMENTO CON UN’INTERROGAZIONE

L’ordine del Tribunale.

Adesso, “Spetta a Sidra fare cessare immediatamente il versamento a mare delle acque provenienti dal canale Arci.” Lo ha stabilito con un’ordinanza cautelare emessa con procedura d’urgenza, il Giudice del tribunale civile di Catania Fabio Salvatore Mangano, chiarendo la competenza a intervenire per fermare lo sversamento delle acque del canale Arci nel mare della Plaia, per via dell’impugnativa del titolare di uno stabilimento balneare.  

Nell’ordinanza il giudice ha chiarito che “appare necessario mantenere distinto il profilo della proprietà dall’aspetto gestorio, poiché non sembra dirimente la circostanza che il 23 aprile dello scorso anno il Consorzio ASI abbia trasferito al Comune di Catania la proprietà delle strade e delle relative pertinenze ed infrastrutture ad uso pubblico (pubblica illuminazione, reti acque piovane sia interrate che a cielo aperto, etc.) ricadenti nel territorio della zona industriale di Catania. Su questi presupposti, viene riconosciuto alla Sidra l’obbligo di gestione e manutenzione dei canali difettando, invece, la legittimazione passiva sostanziale in capo al Comune di Catania e ad IRSAP. Pertanto è legittima e meritevole di tutela l’esigenza di assicurare l’urgente mediante l’emissione di un ordine di immediata cessazione della condotta illecita da parte di Sidra s.p.a., la quale dovrà provvedere a fare cessare immediatamente il versamento a mare delle acque provenienti dal canale Arci. Le modalità attuative vanno rimesse alla determinazione di Sidra la quale ben potrà procedere all’esecuzione dei lavori di sbarramento del canale e sollevamento delle acque già in precedenza adottati dal Consorzio ASI e da IRSAP ovvero adottare qualunque ulteriore accorgimento idoneo a rendere effettivo il divieto immediato di scarico a mare”.

Le dichiarazioni del sindaco Salvo Pogliese

“Un provvedimento che fa chiarezza sulle competenze – ha detto il sindaco Salvo Pogliese – e sulle tante semplicistiche interpretazioni di una vicenda, invece, particolarmente complessa come ha anche dimostrato la riunione convocata dal prefetto su mia richiesta. Ho sentito il presidente della Sidra Fabio Fatuzzo che mi ha comunicato di avere già dato disposizioni ai tecnici affinché, già nelle prime ore di domattina, si provveda a sbarrare il canale come ha ordinato il giudice. Voglio ricordare -ha detto il sindaco Pogliese – che ci siamo adoperati per anticipare il pronunciamento per agire tutti nella massima trasparenza. Uno speciale ringraziamento va dato al prefetto Librizzi per la sagacia e l’equilibrio con cui ha seguito la delicata vicenda, che andava risolta con la massima urgenza nonostante le prime analisi degli enti preposti avessero escluso il superamento dei livelli di inquinamento delle acque. A quanti hanno scoperto solo adesso il problema dello sversamento in mare, che esiste da oltre trent’anni, ricordiamo che già nel marzo del 2020 l’assessore comunale all’ambiente Fabio Cantarella aveva presentato una specifica denuncia alla magistratura”.  

Il sindaco Pogliese ha anche ricordato “il grande equilibrio in questa circostanza particolare mostrato dai gestori dei lidi, con in testa il presidente Ignazio Ragusa, perché hanno compreso il grande impegno della nostra amministrazione e dell’assessore Cristaldi per rendere più sicura e funzionale la Plaia Va evidenziato – ha aggiunto il primo cittadino – che quest’anno abbiamo aperto le prime due spiagge libere con grande anticipo e con servizi eccellenti, senza le improvvisazioni del passato, grazie all’affidamento per cinque anni voluto dalla giunta comunale su proposta dell’assessore Cristaldi. Lo stesso assessore mi ha comunicato che domenica prossima aprirà anche la spiaggia libera numero 1, ora denominata Etna, per completare il trittico dello spazio gratuito per il mare e la tintarella entro il mese di giugno, come non era mai accaduto prima”.

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