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Il Cammino di San Giacomo in Sicilia, da Caltagirone a Capizzi, siglata l’intesa fra i Comuni

Siglato il protocollo d’intesa – a deliberarlo sono state le amministrazioni dei Comuni coinvolti – per la realizzazione del progetto “Il Cammino di San Giacomo in Sicilia”, finalizzato alla promozione e valorizzazione delle risorse naturalistiche, storiche e culturali del territorio, nel segno della riscoperta di antiche tradizioni e valori religiosi.

Pubblicato il 24 Giugno, 2021

Siglato il protocollo d’intesa – a deliberarlo sono state le amministrazioni dei Comuni coinvolti – per la realizzazione del progetto “Il Cammino di San Giacomo in Sicilia”, finalizzato  alla promozione e valorizzazione delle risorse naturalistiche, storiche e culturali del territorio, nel segno della riscoperta di antiche tradizioni e valori religiosi.

Si tratta dell’atto che suggella un percorso di collaborazione che, cominciato nei mesi scorsi, sfocerà fra una decina di giorni nell’inizio dell’iniziativa. Prenderà ufficialmente il via, infatti, domenica 4 luglio, alle 8,30, dalla Basilica di San Giacomo a Caltagirone,  “Il Cammino di San Giacomo in Sicilia – da Caltagirone a Capizzi”, che si articola in otto tappe attraverso i centri di Caltagirone, Mirabella Imbaccari, Aidone, Piazza Armerina, Valguarnera, Assoro. Nicosia e Capizzi (tutti protetti dall’Apostolo sepolto a Compostela e custodi di preziose reliquie o caratterizzati da una profonda devozione nei confronti del Santo), per un totale di 111 Km, da percorrere a piedi o in bicicletta.

Il progetto è nato da un’idea del delegato della Confraternita di San Jacopo di Compostela di Piazza Armerina, Totò Trumino, sposata con entusiasmo dal delegato regionale del Centro italiano di studi compostellani, Massimo Porta e coronata da successo con il riconoscimento ricevuto nella Finanziaria regionale grazie all’ok a un emendamento presentato dalla deputata Luisa Lantieri.

Il sindaco di Caltagirone Gino Ioppolo sottolinea “la valenza del progetto di prossimo, concreto avvio che, all’insegna della fede e delle tradizioni più sentite, può catalizzare interesse e attenzioni, con molteplici risvolti positivi, anche di carattere turistico, sui Comuni che ne sono protagonisti”.

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