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antenne 5g

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Antenne, Mancinelli: “verso un nuovo regolamento”

Pubblicato il 1 Luglio, 2021

Chiara Mancinelli, consigliere comunale e coordinatrice del gruppo paritario per le antenne, scrive in una nota: “Si è conclusa l’attività del gruppo di lavoro paritario per le antenne, costituitosi in attuazione della mozione approvata dal Consiglio comunale il 23 aprile scorso, che ho avuto l’onore ed il piacere di coordinare. È stato predisposto un aggiornamento del regolamento per la regolarizzazione e la gestione degli impianti di telefonia mobile ed in particolare la bozza di regolamento è stata ampliata, anche su indicazione dell’Università dell’Aquila, che ha partecipato attivamente ai lavori, ed estesa alle nuove tecnologie, ivi incluso il 5G, in modo da normare e gestire al meglio ed in sicurezza anche queste ultime. Per alcuni impianti già installati, in particolari zone di interesse storico-architettonico, è stata prevista la possibilità di nuova localizzazione, d’intesa con l’amministrazione comunale, mentre – anche su indicazione del Settore Ambiente del Comune dell’Aquila – è stata ribadita la necessità di dotarsi di uno specifico Piano di localizzazione, una sorta di ‘piano regolatore’ che individui esplicitamente su mappa le aree e le zone dove non sarà possibile procedere con le installazioni. A tal fine, nella revisione del regolamento, è stata data specifica indicazione affinché vengano rispettate alcune zone sensibili, come scuole, aree destinate all’infanzia e quelle con particolare densità abitativa. Con l’obiettivo di sostenere linee di indirizzo orientate alla riduzione dell’esposizione media, inoltre, sono state previste esplicitamente risorse idonee a poter svolgere una attività di monitoraggio costante. L’Università degli Studi dell’Aquila è stata inoltre nel gruppo tecnico di valutazione, con la facoltà di proporre ed indicare la necessità di aggiornamento del regolamento, anche in funzione dell’esigenza di normare a livello comunale la localizzazione di  nuove e future tecnologie. Per quanto riguarda gli impianti da realizzare in caso di eventi eccezionali o legati a calamità naturali, esclusi pertanto dal regolamento comunale, è stato esplicitamente specificato che gli stessi devono essere mobili, removibili e provvisori“.

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