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CARCERE, FRATELLI D’ITALIA: “SITUAZIONE ALLUCINANTE ALLE SUGHERE”

Pubblicato il 1 Luglio, 2021

E’ partito da Livorno il tour delle carceri toscane del capogruppo in Consiglio regionale Francesco Torselli

Livorno, 30 giugno 2021
: “Abbiamo trovato una situazione allucinante al carcere Le Sughere di Livorno. Se ce lo avessero raccontato non ci avremmo creduto! Non funzionano né il sistema di video-sorveglianza né quello di automazione dei cancelli, anche nel reparto di massima sicurezza. La cosa più grave è che l’ingresso al carcere (quello da cui entrano, ma potrebbero anche evadere i detenuti) è ‘sorvegliato’ da un solo agente, costretto a stare in una postazione di fortuna ricavata in mezzo al corridoio, perché la postazione (blindata e video-sorvegliata) è fuori uso. L’agente è quindi costretto ad aprire la porta d’ingresso a mano con una chiave. Roba da matti! Una situazione altamente pericolosa per i poliziotti della penitenziaria e tutti i dipendenti del carcere”. E’ la dichiarazione di Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale toscano, Andrea Romiti, capogruppo FdI a Livorno, e del coordinatore provinciale del partito Giacomo Lensi che questa mattina hanno fatto un sopralluogo nel carcere Le Sughere di Livorno.

“I poliziotti penitenziari sono costretti a lavorare in un ambiente vergognoso. Pensate, non hanno una caserma ed il loro spogliatoio è stato ricavato all’interno della palestra. Oltre a questo, grazie ai lavori attualmente in corso, la casa circondariale riuscirà ad ospitare fino a circa 600 detenuti a fine 2023. Peccato che il Ministero non abbia previsto strutture adeguate per i nuovi agenti che arriveranno nel penitenziario! Riteniamo che la figura del Garante dei diritti dei detenuti dovrebbe occuparsi non solo dei carcerati, ma di tutto il microcosmo che gravita attorno al carcere. Secondo l’avv. Fanfani è normale che il cancello d’ingresso de Le Sughere si apra con una chiave? Visto che viene retribuito profumatamente dalla Regione Toscana, dovrebbe occuparsi di tutti i dipendenti delle carceri toscane. Anziché essere il Garante dei diritti dei detenuti impari ad essere il Garante dei diritti nel carcere!” sottolinea Torselli, che da Livorno ha lanciato il suo tour nelle carceri della Regione.

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