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omicidio di via Montello

omicidio di via Montello

Omicidio di Via Montello, Daniele promosso arbitro di Serie A “alla memoria”

Pubblicato il 2 Luglio, 2021

Un riconoscimento alla memoria, ma un riconoscimento che probabilmente gli sarebbe spettato comunque. L’omicidio di via Montello ha scosso tutta la comunità salentina, pugliese, nazionale e ha tolto a due giovanissimi ragazzi, Daniele De Santis e la fidanzata Eleonora Manta, la possibilità di continuare ad inseguire i propri sogni e coltivarli con passione, dedizione ed impegno. Esattamente tutto quello che ci metteva Daniele nella sua passione, nel suo sogno di diventare arbitro di Serie A. Quello di arrivare a dirigere i match dei campioni che solitamente si guardano in tv ogni domenica, era un vero e proprio obiettivo per Daniele che svolgeva la professione di arbitro molto più per passione che per semplice hobby. Il duplice omicidio di via Montello, lo spietato gesto di Antonio De Marco, killer reo confesso che lo scorso 21 settembre 2020, ormai quasi 10 mesi fa, tolse la vita alla giovane coppia leccese, ha spezzato anzitempo tutti i sogni del giocane arbitro, oltre ad avergli tolto la vita.

Omicidio di via Montello, la decisione dell’Aia

L’omicidio di via Montello, quindi, come detto, gli ha tolto la possibilità di continuare a sognare, di lavorare per inseguire il proprio obiettivo, ma proprio nella giornata di ieri è arrivata una decisione che in parte può farlo sorridere, in qualsiasi posto ora si trovi. Daniele De Santis, infatti, è stato promosso arbitro di serie A “alla memoria”. Lo ha stabilito ieri l’Associazione Italiana Arbitri, riunitasi a Roma per  per deliberare i ruoli arbitrali nazionali per la Stagione Sportiva 2021/2022. Una promozione a titolo onorifico per il giovane salentino che, prima dell’omicidio, faceva parte degli arbitri di Serie C. “Per lui sarebbe stata la stagione del definitivo salto di qualità – si legge nella nota di motivazione dell’Aia per la decisione presa- atteso il fatto che avrebbe arbitrato per il quinto anno in Serie C e che avrebbe, sicuramente, concorso con i migliori della categoria per la promozione alla CAN”.

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