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Comune di Taormina in fallimento. Sindaco Bolognari: “Scelta che ci addolora ma inevitabile”

Pubblicato il 4 Luglio, 2021

Ha scelto una diretta su Facebook per parlare con i suoi cittadini. Oggi il sindaco di Taormina ha dichiarato ufficialmente “un annuncio importante, non bello. Nell’arco dei prossimi 20-30 giorni l’ente locale dovrà dichiarare il dissesto finanziario“.

Una situazione che pare si trascinasse addirittura dal 2014, come spiega nel dettaglio Bolognari: “Quella del dissesto è una notizia che ci addolora, ma è una scelta inevitabile, dopo che la Corte dei Conti ha dovuto bocciare il piano di rientro presentato dalla precedente amministrazione che era di 18 milioni di euro. Le precedenti amministrazioni avevano presentato prima di questo altri due piani di riequilibri poi ritirati. Purtroppo nessuno di questi era stato fatto bene anche perché non corrispondevano i reali debiti e crediti. Nei prossimi 30 giorni dovremo quindi dichiarare il dissesto finanziario, noi resteremo in carica per gestire la normale amministrazione, mentre il Ministero dell’Interno nominerà tre commissari che si occuperanno del risanamento dei debiti dell’ente. Naturalmente tutto sarà più complicato, purtroppo è una decisione che non è imputabile a noi, ma deriva da un’eredità che ci viene dal passato. Speriamo con l’arrivo dei commissari che si occuperanno di stilare un nuovo piano di riequilibrio – aggiunge il sindaco – di incassare anche i crediti del Comune, che sono comunque molti e che se incassati prima forse potevano evitare il dissesto, e così uscire presto da questa situazione”.

Bolognari ha utilizzato toni rassicuranti per la cittadinanza invitando a valutare seriamente e correttamente quanto contenuto nel documento della corte dei conti. Durante la diretta il sindaco ha spiegato minuziosamente cosa succederà nelle prossime settimane, fornendo tanti dettagli per tranquillizzare i propri cittadini.

“Certamente sarà un buco nel bilancio che si dovrà recuperare nei prossimi anni. Chiedo comunque a tutti di rimanere tranquilli, Taormina riuscirà ad uscire anche da questa situazione complicata. Anche altri Comuni hanno dichiarato il dissesto e non è accaduto nulla di irreparabile. Non è una catastrofe ma un modo per chiudere con il passato. Una cosa è certa, bisogna “stringere la cinghia”. Ma non facciamo ora l’errore di assimilare il dissesto finanziario di un ente pubblico con il fallimento dei privati. Tutti i nostri servizi saranno garantiti”

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