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Coldiretti, Veneto orientale e Sandonatese alle prese con la flavescenza nelle viti

Pubblicato il 12 Luglio, 2021

Si tratta dello scaphoideus titanus, cicalina vettore del virus che quando attacca la vite non lascia scampo

12.7.2021 – Nelle campagne del sandonatese purtroppo si sta facendo i conti con un problema, per fortuna circoscritto: la flavescenza dorata. Si sono infatti verificati degli attacchi di questa malattia che sta creando non pochi disagi ad alcuni viticoltori del posto.

Si tratta dello scaphoideus titanus, cicalina vettore del virus che quando attacca la vite non lascia scampo, non esiste cura ma solo l’estirpo come unica soluzione per bloccare la malattia. “Il nostro obiettivo è quello d’informare e sensibilizzare al problema, viticoltori ma anche hobbisti, affinché tutti procedano con i trattamenti preventivi per fermare il dilagare della malattia che potrebbe creare danni imponenti”. Afferma il direttore di Coldiretti Venezia Giovanni Pasquali.


E’ importante infatti non sottovalutare quanto accaduto solo in alcune zone, lavorando per rendere il vigneto più resiliente con delle radici sane.
Sono già intervenute le autorità competenti per verificare in loco l’entità del problema suggerendo le misure determinanti e urgenti da attuare. “La flavescenza dorata è un problema annoso – sottolinea Andrea Colla presidente di Coldiretti Venezia – essa infatti colpisce in particolare le varietà di prosecco, sauvignon, chardonnay e pinot grigio, creando danni a lungo termine perché rende le piante improduttive mettendo a repentaglio la qualità e quantità delle uve: proprio per questo la Regione Veneto tramite il servizio Fitosanitario ha reso obbligatori i trattamenti preventivi per bloccare la malattia. Ecco che è necessario che tutte le aziende professionali e hobbiste non sottovalutino l’entità del problema.”

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