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Nel capannone spunta un’officina per auto rubate. Denunciato per ricettazione 56enne

Pubblicato il 16 Luglio, 2021

In un capannone è spuntata dal nulla un’officina per smontare auto rubate e, per questo motivo, è stato denunciato per ricettazione un 56enne salentino. Ancora salentini nei guai per questo reato spesso perseguito dalle forze dell’ordine. Nella giornata di ieri 14 luglio, infatti, gli agenti del Commissariato di Polizia di Galatina e della Squadra Mobile della Questura di Lecce, hanno denunciato per ricettazione, in stato di libertà, un 56enne di Cutrofiano. Negli ultimi mesi, la Squadra Mobile unitamente al personale dei Commissariato di Polizia e con l’ausilio della Polizia Stradale, hanno effettuato in diversi comuni delle mirate attività di indagine volte a contrastare il sempre più dilagante fenomeno dei furti di autovetture. Nel corso di tale attività, nel comune di Cutrofiano, hanno eseguito un controllo ad un deposito adibito ad officina/autocarrozzeria non autorizzata, all’interno del quale gli agenti hanno ritrovato, in un’area parzialmente delimitata da un cancello scorrevole, una “Land Rover” sprovvista di entrambe le targhe, con vetro posteriore destro infranto e parte del cruscotto già parzialmente smontata, che agli accertamenti di rito è risultata essere compendio di un furto avvenuto lo scorso 7 luglio ad Ugento.

Denunciato per ricettazione 56enne, i fatti

Il personale della Polizia di Stato ha quindi provveduto ad identificare il proprietario presente sul posto, poi denunciato per ricettazione, il quale dopo un tentativo di sviare l’attività di Polizia, ha ammesso la provenienza illecita del suddetto veicolo, nonché di ulteriori parti meccaniche e di carrozzeria di altri veicoli, sempre oggetto di furti, consegnatigli a suo dire da alcuni soggetti che conosceva solo di vista e riferendo di aver esclusivamente il compito di smontare i veicoli che gli venivano di volta in volta recapitati, di consegnare le parti che sarebbero poi state immesse nel mercato illecito della vendita dei veicoli ed, infine, di disfarsi delle parti non “ricettabili” e dei telai, previa rimozione di qualsivoglia codice o elemento identificativo necessario all’esatta individuazione. A conferma di ciò, nel piazzale antistante l’autofficina, all’interno di un furgone intestato all’uomo denunciato per ricettazione, erano stipate parti di carrozzeria di dubbia provenienza, tagliate in vari pezzi, riconducibili, senza alcun dubbio, a due autovetture modello “Fiat 500 Abarth 595” e “Fiat 500 X”, inoltre, nel medesimo piazzale, all’interno di un furgone di colore bianco marca “Renault modello Master”, sempre di sua proprietà, era custodito il tetto modello cabrio di una “Fiat 500”. Ad ulteriore conferma dell’attività illecita, inoltre, si è riscontrata la presenza di diversi banconi da lavoro su cui erano adagiati attrezzi tipici da officina solitamente utilizzati per il “taglio” della carrozzeria, nonché gru idrauliche mobili per il sollevamento dei motori, mentre sull’intera area interna ed esterna sono stati ritrovati parti di telai con evidenti tagli da flex, parti meccaniche e cablaggi elettronici, parti di tappezzerie, cruscotti e sedili, numerosi pneumatici montati su cerchi, svariati gruppi ottici e comunque tutti privi di elementi identificativi. Tutto il suddetto materiale è stato sottoposto a sequestro, ad eccezione della “Range Rover” che è stata restituita al legittimo proprietario.

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