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Vendita della droga a domicilio, smantellato un fiorente mercato a Torre Annunziata. Utilizzate parole in codice “rom” per lo spaccio

L’operazione ha condotto all’arresto di 7 persone.

Pubblicato il 19 Luglio, 2021

I Carabinieri di Torre Annunziata hanno arrestato 7 persone, tutte accusate di detenzione illecita e spaccio di sostanze stupefacenti.

Le indagini, condotte ad ottobre e novembre 2020 dai carabinieri e coordinate dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, hanno permesso di individuare un fiorente attività di sostanze stupefacenti, come cocaina, marijuana e crack nel quartiere “Provolera” nel centro storico oplontino.

Le modalità di vendita erano due. I clienti potevano recarsi presso i luoghi concordati per lo scambio, oppure richiedere la consegna a domicilio della sostanza stupefacente, garantita anche in altri comuni dell’area vesuviana.

Il gergo “rom” per sviare le indagini

In particolare i militari hanno notato che gli indagati utilizzavano un gergo particolare per depistare le indagini.

Il termine “Pagnalè” ad esempio, di derivazione rom, era utilizzato per indicare la presenza sospetta dei carabinieri nell’area dedicata allo spaccio.

Per indicare il quantitativo dello stupefacente, oggetto della contrattazione illecita, facevano invece riferimento alle distanze chilometriche o ai minuti necessari per raggiungere un determinato luogo.

Nonostante le attenzioni degli indagati, i carabinieri sono riusciti ad accertare circa 500 cessioni di stupefacente nell’arco di due mesi. Sono stati effettuati diversi sequestri di sostanze stupefacenti e segnalati al Prefetto di Napoli diversi acquirenti.

I 7 indagati sono stati arrestati e condotti presso il carcere Poggioreale di Napoli.

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