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Selvaggina al Banco alimentare: ecco come risolvere l’emergenza ungulati

Pubblicato il 21 Luglio, 2021

Come risolvere l’emergenza ungulati. E’ stato consegnato oggi al Banco alimentare toscano, a Firenze, il primo lotto di carne di selvaggina cacciata, proveniente dalla donazione di cacciatori degli ambiti di caccia senesi. La lavorazione di questi primi capi donati e il relativo confezionamento sono stati effettuati dal Centro di lavorazione selvaggina (Cls) Sant’ Uberto di Bologna, uno dei 5 Cls, che ha aderito agli avvisi pubblicati dalle tre Asl toscane lo scorso mese di maggio.

“Partecipo con soddisfazione a questa prima consegna – dice la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi – convinta del valore di un’iniziativa che ho tenuto a battesimo quando ero responsabile della sanità regionale e che oggi vede il suo coronamento, pienamente realizzata. L’impiego socialmente utile delle carni dei cinghiali abbattuti ci dà la possibilità di far fronte in parte all’emergenza ungulati e al tempo stesso di distribuire, alle persone in difficoltà alimentare, un prodotto ad alto valore nutrizionale come la carne, che fornisce proteine nobili. Oltretutto l’iniziativa si inserisce alla perfezione in un’ottica di economia circolare, che permette di ottimizzare le risorse del nostro territorio con un obiettivo non solo sociale, ma ambientale”.

“Questa prima significativa consegna di carne di ottima qualità non è un gesto simbolico, ma un atto concreto e reale di aiuto alle fasce più deboli della nostra società – commenta l’assessore alla salute, Simone Bezzini – E rappresenta anche un esempio di cooperazione e interazione tra enti e soggetti diversi, che hanno messo a disposizione la propria professionalità e il proprio impegno per realizzare questa iniziativa solidale. Sicuramente non è la prima volta che ci troviamo di fronte alla cessione in beneficenza della selvaggina, ma è la prima esperienza italiana, in cui viene strutturato e per così dire istituzionalizzato un percorso ufficiale e controllato del tutto sovrapponibile alle filiere agroalimentari di prodotti di alta qualità. Mi preme ringraziare il Banco Alimentare – prosegue – per l’impegno e lo sforzo organizzativo, che ogni giorno mette in campo, per distribuire generi alimentari, destinati al sostentamento dei bisogni essenziali delle famiglie e delle comunità toscane, con particolare riferimento ai soggetti più vulnerabili e in condizione di svantaggio o marginalità sociale amplificate dall’emergenza epidemiologica. Ringrazio, inoltre, il settore venatorio, in tutte le sue componenti, per il senso di responsabilità dimostrato e per l’impegno concreto fornito nel reperire la selvaggina, senza la quale ovviamente questa iniziativa non avrebbe mosso neanche un passo. Infine, permettetemi di esprimere la mia gratitudine al personale dei nostri uffici e delle Asl toscane per tutti gli aspetti tecnico-amministrativi, che hanno dovuto affrontare e dirimere, per consentire l’attuazione di questo progetto”

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