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Stefano Albano: 'l'amministrazione naviga a vista, ma si potrebbe fare molto'

Ex Inam, Albano (Pd): “centrodestra boccia proposta concreta, mancano progetto e condivisione”

Pubblicato il 24 Luglio, 2021


Ex Inam. Il consigliere comunale Stefano Albano (Pd) scrive in una nota: “La bocciatura in consiglio comunale della proposta avanzata dal sottoscritto e dal consigliere Stefano Palumbo sull’ex Inam è vergognosa e surreale, perché l’amministrazione aquilana si è detta favorevole a parole, salvo poi votare contro nei fatti. Nella nostra mozione proponevamo un avanzamento nello stallo che si è venuto a creare intorno all’edificio di via xx Settembre, che, come è noto, appartiene alla Asl 1 ed è in attesa di ricostruzione; da circa un decennio si discute di costruire al suo posto un parcheggio multipiano hi-tech a servizio della porzione meridionale del centro storico. Sull’ex Inam sono già stati stanziati dal Cipe nel 2018 poco più di cinque milioni di euro per la ricostruzione, ma i fatti di ieri (testo ricevuto ieri notte alle ore 1 e 58, ndr) dimostrano come siano mancate una programmazione e una concertazione: programmazione perché siamo in una fase storica unica di ripensamento del centro storico, con la possibilità di dare nuove destinazioni d’uso agli immobili che non rientrano più nelle strategie iniziali degli enti proprietari.

Ma manca anche la concertazione, perché, nel caso specifico, il Comune dell’Aquila non ha convocato un tavolo con la Asl per immaginare una permuta di edifici, in seguito al quale avrebbe dovuto anche chiedere una rimodulazione delle risorse stanziate per poter realizzare un parcheggio, ed infine un protocollo d’intesa per concordare le permute tra i due enti.

Tanto è mancata la concertazione che tra questa classe dirigente manca pure il dialogo interno: la scorsa estate, l’assessore Mannetti inserisce l’ex Inam nel Pums, il piano urbano per la mobilità sostenibile, ma nello stesso periodo, la Asl pubblica un bando per la ricostruzione dello stabile con finalità direzionali, quindi per riportare lì alcuni uffici, vanificando così un percorso e un’idea progettuale.

Ex Inam, Albano: “le scelte di questi anni avranno ricadute decennali sulla città che verrà”

Qual è l’interesse pubblico che prevale? Quello della Asl di riportare proprio lì gli uffici o quello di creare una struttura di parcheggi multipiano per favorire la qualità della vita dei residenti, cittadini e turisti e facilitare l’accesso alle attività commerciali? Ricordiamoci che le scelte di questi anni avranno ricadute decennali sulla città che verrà: l’occasione di reinventare L’Aquila, di renderla più fruibile e tecnologica, valorizzando al contempo i suoi tratti storici, è un treno che non passerà più a breve.

Ai tre impegni espressi nella mozione, il centrodestra ieri in consiglio comunale ha risposto che si tratta di una richiesta superata perché il nuovo manager dell’azienda sanitaria, Romano, a parole si è detto disponibile a valutare l’ipotesi di una permuta. Perché allora non prendere un impegno scritto? L’amministrazione si fa con gli atti. La ripartenza del nostro centro storico, il cuore pulsante dell’Aquila, rimane così ancora ostaggio dell’immobilismo e della mancanza di visione di un’amministrazione sempre più concentrata sui calcoli elettorali in vista delle elezioni e incapace di ideare progetti di lungo termine; è chiaro pensare che la mozione non sia stata votata solo perché proveniente dallo schieramento politico opposto. E come mai, negli annunci della Mannetti di una settimana fa sul piano parcheggi inserito nel Pums, non c’è nessun accenno all’ex Inam? Il suo annuncio a orologeria ha una grossa mancanza: le coperture economiche per i parcheggi a San Silvestro, viale Gran Sasso e viale della Croce Rossa non ci sono. Perché non approfittare del finanziamento già previsto per l’ex Inam invece di lanciarsi in proclami faraonici senza coperture? È inutile continuare a parlare di programmazione e concertazione quando, sempre ieri, in consiglio si è assistito alla bocciatura di un ordine del giorno presentato dai commercianti in risposta a una delibera concertata internamente alla maggioranza. Sul centro storico ormai c’è una confusione che proprio non aiuta alla ripartenza di chi ha deciso di investirci con coraggio”. 

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