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Il Lago d’Orta verso la prima comunità energetica lacustre

Pubblicato il 29 Luglio, 2021

Con la firma del “Manifesto di Orta”, questa mattina nell’aula consiliare del Comune di Orta San Giulio, si è compiuto il primo passo per la definizione di un percorso condiviso per arrivare alla costituzione della prima comunità energetica di lago sul territorio italiano. Un progetto che vede coinvolti i comuni rivieraschi e dell’entroterra – “perché il lago – ha detto l’assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati – aggrega naturalmente tante realtà” – e vari enti.

Presenti questa mattina i primi cittadini di Ameno, Bolzano Novarese, Briga Novarese, Gozzano, Invorio, Madonna del Sasso, Miasino, Omegna, Orta, Pogno e San Maurizio d’Opaglio. Per gli enti, presenti Università del Piemonte Orientale, Energy Center del Politecnico di Torino, Confindustria Novara Vercelli Valsesia, Arpa Piemonte, Ecomuseo del Cusio, Atl Novara, Environment Park e Fondazione Alberto Giacomini.

Comunità energetica del Lago d’Orta, il commento dell’Assessore Marnati

“Sul tema energia – ha detto Marnati – ci sono molte risorse ed è su questo capitolo che intendiamo iniziare il lavoro; partiamo da qui per poi spaziare in altri settori. Il fatto di fare squadra, e quindi lavorare insieme, rappresenta un vantaggio per la stesura di progetti che potrebbero essere presentati sul PNRR e ciò che non sarà finanziato dai fondi del piano nazionale sarà finanziato con altri fondi”.

L’assessore Marnati firma il Manifesto di Orta

La firma al termine di una mattina nel corso della quale si sono susseguiti vari interventi, da quello esplicativo sulle comunità energetiche, un modello innovativo per la produzione, l’autoconsumo, l’accumulo e la vendita di energia proveniente da fonti rinnovabili nell’ottica del raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione e della transizione energetica, a quello delle opportunità, per il loro sviluppo, offerte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, passando anche dall’ intervento del sindaco di Magliano Alpi che ha portato l’esperienza diretta del proprio comune dove è stata costituita una comunità energetica.

“Oggi con l’arrivo delle grandi risorse europee – ha aggiunto – c’è la possibilità di finanziare queste comunità dove i comuni diventano capofila, creando una fonte di energia rinnovabile, dal pannello fotovoltaico all’idroelettrico, con il coinvolgimento di cittadini e imprese. Non c’è solo un beneficio ambientale ma anche economico e sociale”.

“Il Piemonte – ha concluso – è un esempio virtuoso, è stata infatti la prima Regione a fare una legge sulle comunità energetiche”.

Al termine dei lavori l’assessore ha fatto un giro sul lago a bordo di imbarcazione elettrica.

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