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Covid: Sicilia, Sardegna e Lazio le regioni più a rischio. E Ragusa è tra le province italiane più colpite. “Senza vaccini saremmo un’altra Bergamo”

Pubblicato il 30 Luglio, 2021

La situazione è peggiorata in pochi giorni e se la tendenza sarà confermata almeno tre regioni rischiano di entrare in zona gialla prima della fine di agosto, addirittura entro due settimane: Sicilia, Sardegna e Lazio. La regione con la situazione più preoccupante è la Sicilia.

In particolare, fra le province italiane con più casi nell’ultima settimana ci sono Caltanissetta e Ragusa. Ma chi sono gli ospedalizzati covid in Sicilia? Si tratta di soggetti non vaccinati, che hanno effettuato una dose oppure hanno completato il ciclo vaccinale? L’assessore alla salute della Regione SicilianaRuggero Razza ha detto: “Chi è ricoverato per Covid in degenza ordinaria o in intensiva è la stragrande maggioranza di non vaccinati o chi non ha completato il ciclo. Questo penso sia una risposta numerica seria a chi sostiene che il vaccino non sia utile”.

Ragusa, Aliquò: “Poche dosi tra Vittoria e Acate, senza vaccini saremmo un’altra Bergamo”

Negli ospedali in Sicilia, l’opinione generale fornita dai direttori delle Asp e dai Commissari per l’emergenza Covid è quella di vivere una situazione di sostanziale allerta. Negli ospedali iblei si stanno già organizzando per riaprire i reparti covid.

“Confermo ciò che ha sottolineato l’assessore Razza – dichiara il direttore generale dell’Asp di Ragusa Angelo Aliquò che ha raccontato ai colleghi del Quotidiano di Sicilia la situazione degli ospedalizzati covid nella provincia – Le persone ricoverate sono quasi tutte non vaccinate. Di quelli ricoverati e vaccinati, sono persone affette da altre patologie. Al momento (per la giornata del 29 luglio il totale dei positivi della provincia di Ragusa è di 1300, di questi 44 ricoverati negli ospedali della provincia di Ragusa) i ricoverati vaccinati sono treUno con prima dose e gli altri due hanno completato il ciclo vaccinale. I casi covid di Ragusa sono concentrati in particolare nei distretti sanitari di Vittoria-Comiso-Acate e Santa Croce Camerina.”

“Il numero dei contagiati è ancora alto – tiene a precisare Aliquò al QdS – solo perché effettuiamo una costante azione di ricerca e monitoraggio dei positivi nella nostra provincia. Purtroppo il numero delle vaccinazioni è molto basso, soprattutto nelle zone di Acate, Vittoria e Comiso. Tenendo anche conto di un certo numero di soggetti asintomatici, altri sono turisti o persone che sono rientrate per le vacanze estive. Ragusa è dotata di un ottimo servizio di contact tracing. Costanza nell’effettuare ed elaborare i tamponi. Siamo in grado di trovare i positivi e di trovarli nei “posti giusti”. Seguiamo la malattia, seguiamo i contatti del soggetto positivo. Chiediamo scrupolosamente, quasi in maniera maniacale, ogni informazione necessaria a tutti i potenziali soggetti coinvolti nel contagio covid, per bloccare qualsiasi cluster o focolaio nel nostro territorio. Questo perché non possiamo permetterci numeri di positivi così alti, in piena campagna vaccinale. Come ha sottolineato Razza, la vaccinazione rimane l’unica forma di contrasto all’aumento ulteriore dei contagiati. Con questa facilità di contagio e senza vaccini, ci ritroveremmo in ginocchio. Una nuova Bergamo, anche peggio, con gli ospedali al collasso per casi covid” – conclude il direttore generale Asp Ragusa, Angelo Aliquò.

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