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“ Siamo arrivati dunque al peggior epilogo non auspicabile riguardo Rimateria”

Pubblicato il 1 Agosto, 2021

Siamo arrivati dunque al peggior epilogo non auspicabile riguardo Rimateria ed i suoi lavoratori. Proprio oggi abbiamo appreso a mezzo stampa la comunicazione della Curatrice Fallimentare Dott.ssa Francesca Ozia la quale prevede l’avvio per la procedura di licenziamento collettivo di tutti i lavoratori. Sono stati intrapresi per mesi una serie di incontri, tavoli, riunioni tra sindacati, sindaci, Regione ecc.. tutto per non arrivare a decidere niente e generare solo confusione e sconcerto tra i cittadini ed i dipendenti.Tante parole, tanti proclami, tante promesse, ma in concreto si è fatta solo tanta confusione senza concludere niente. Ed ora cosa abbiamo sul tavolo? Abbiamo 41 lavoratori senza ammortizzatori sociali che si andranno a sommare ai tanti disoccupati che abbiamo sul nostro martoriato territorio e con i cittadini piombinesi che si ritrovano alle porte della città non una discarica, ma una vera e propria bomba ad orologeria mal gestita che, da più di 10 anni, ha prodotto soltanto debiti e disagi m tanto che a breve potrebbe provocare un disastro ambientale e sanitario di proporzioni enormi.L’ennesimo per Piombino. Tutti i presidi ambientali vengono solamente controllati da alcuni lavoratori che non stanno percependo alcun tipo di retribuzione DOVUTA (forse se ne parlerà a fine fallimento), come ad esempio lo smaltimento del percolato, la captazione del biogas, il rilevamento della qualità dell’aria, la copertura definitiva della discarica esaurita e via discorrendo. Tutto questo perché, chi si è seduto a quei tavoli di crisi ha sempre pensato di poter portare a casa quello che più conveniva loro e non quello che era giusto e doveroso per la città e per la tutela dei lavoratori.In merito a tutto ciò, abbiamo presentato un’interrogazione durante il Consiglio comunale del 29/07/2021 dove chiedevamo appunto quali azioni fossero state intraprese riguardo i vari presidi ambientali e quanti lavoratori venissero impiegati anche a tempo ridotto all’interno di Rimateria, chiedendo risposta orale e scritta ed annunciando una richiesta di accesso ai verbali di ARPAT datati già 07.07.2021.Abbiamo appreso dalla risposta che ci stiamo trovando davanti ad uno scenario oltre qualsiasi limite accettabile, dove oltre ad avere le vasche di captazione del percolato a livelli di allerta, malfunzionamenti dei pozzi, teli di copertura assenti, rifiuti che volano col vento ecc…, si è riscontrata la presenza di sostanze inquinanti all’interno della falda probabilmente dovute ad una rottura del telo sottostante (purtroppo non verificabile). Ognuno di noi ha visto cosa è successo a 200km da noi a causa del maltempo, e non vogliamo immaginarci cosa potrebbe succedere qualora un evento anche di portata nettamente inferiore si verificasse sul nostro territorio, o meglio, possiamo immaginarcelo benissimo purtroppo! Si paventa il rischio di una tracimazione del percolato tutto intorno al sito con danni allucinanti per le zone limitrofe, i propri abitanti e tutti i cittadini di Piombino che dovranno fare i conti per l’ennesima volta con la salvaguardia della propria salute. Noi del M5S siamo stati sempre contrari alla privatizzazione di Rimateria ed all’aumento dei volumi della discarica e abbiamo sempre sollecitato la sua messa a norma, secondo quanto indicato nell’atto autorizzativo e la corretta gestione del post mortem.

Movimento 5 Stelle Piombino  

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