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Minaccia moglie e figlia con un’ascia, arrestato a Scoglitti un 32enne

Pubblicato il 2 Agosto, 2021

Erano circa le 18:00 di giovedì scorso quando la Polizia è stata allertata per una lite familiare in un condominio a Scoglitti: un uomo in escandescenza, in preda ai fumi dell’alcool, stava cercando di introdursi all’interno dell’abitazione della moglie, colpendo violentemente e ripetutamente il portone di ingresso e minacciando di morte la moglie addirittura con un’ascia in mano che, alla vista dei poliziotti ha cercato di nascondere sotto lo zerbino dell’abitazione della donna.

L.E., 32 anni, albanese, è stato però prontamente bloccato dai poliziotti che, dopo aver recuperato l’ascia, lo hanno accompagnato presso i locali del Commissariato. Dal prosieguo degli accertamenti investigativi è emerso che, L.E., alcuni mesi addietro, era già stato denunciato a piede libero per il reato di maltrattamenti in famiglia ai danni della moglie, tanto da essere stato sottoposto alla misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare, con divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima.

Inoltre, alcune ore prima era riuscito ad avvicinare la moglie e ad aggredirla, tanto procurarle degli ematomi agli arti superiori con prognosi di  sette giorni s.c. e che per tali fatti la donna aveva immediatamente sporto denuncia presso la Compagnia Carabinieri di Vittoria. Non pago quindi dell’aggressione alla moglie commessa poco prima, L.E. si era ripresentato a casa della donna che, avendo percepito una concreta situazione di rischio per la propria incolumità e per quella della figlia di appena nove anni, si era barricata in casa richiedendo l’intervento delle Forze dell’Ordine, tramite il numero di emergenza.

Per le risultanze investigative emerse, tenuto conto della gravità dei fatti commessi da L.E., nonché  la sua  pericolosità, dopo gli adempimenti di rito il predetto è stato tratto in arresto per il tentativo di violazione di domicilio aggravato e, su disposizione del Pubblico Ministero di turno, è stato associato alla Casa circondariale di Ragusa a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

Inoltre, L.E. è stato ulteriormente deferito all’A.G. per il reato di violazione del divieto di avvicinamento impostogli dal Giudice per le Indagini Preliminari.

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