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“Tutti in piedi sul divano” per il saluto al Dottore: Valentino Rossi lascia la MotoGP

Pubblicato il 5 Agosto, 2021

Ho deciso di fermarmi. Decisione difficile, dura immaginare che non correrò più e la mia vita cambierà. E’ da praticamente 30 anni che corro. E’ stato molto bello, ci sono stati momenti davvero indimenticabili ma è arrivato il momento di fermarsi” colpisce tutti con queste parole Valentino Rossi, nel corso della conferenza stampa straordinaria convocata a Spielberg.

Emozionato e con gli occhi lucidi, ma con il suo solito sorriso irresistibile, il Dottore annuncia che a fine stagione smetterà di correre nella MotoGP. Una decisione sofferta ma ragionata: “Ho preso la decisione nel corso della stagione. Nella pausa estiva ho fatto la scelta definitiva. Volevo continuare, ma bisognava capire se ero abbastanza veloce e i risultati sono stati al di sotto delle aspettative, così gara dopo gara ho iniziato a riflettere. Due anni fa non ero ancora pronto a ritirarmi, dovevo provarle tutte. Ora sono in pace con me stesso. Questo è il momento giusto” 

Difficile rimanere impassibili di fronte a una notizia del genere: Valentino Rossi rappresenta, per appassionati e non, una vera leggenda, un vanto per il nostro Paese. Leggendari i suoi festeggiamenti post gara, il suo entusiasmo, la sua ironia nelle interviste e la sua supremazia in pista. Il numero “46” rimarrà indissolubilmente legato a lui.

Nove titoli mondiali conquistati, cinque dei quali vinti consecutivamente tra il 2001 e il 2005, Valentino Rossi è l’unico pilota nella storia del Motomondiale ad aver vinto il titolo in quattro classi differenti: 125, 250, 500 e MotoGP. Nei mesi recenti si erano rincorse voci di ogni tipo sul futuro dello sportivo e, invece, oggi è arrivata la parola fine. 

“In Italia soprattutto tante persone hanno iniziato a seguire le gare di moto per me, come è successo nello sci con Tomba. Questo è il risultato più importante che ho raggiunto insieme ai risultati! Ho fatto divertire tante persone nelle loro domeniche. Credo sia per questo che sono definito una leggenda. Nella mia parte di carriera ho fatto qualcosa che ha acceso le persone, di questo sono molto fiero, è qualcosa di molto speciale. Allo stesso tempo rende più complessa la mia vita di tutti i giorni, devi cambiare il tuo stile di vita, sei sempre sotto pressione. E’ il rovescio della medaglia. Ma va bene così. E’ speciale vedere il 46 su tanti scooter. Adesso è differente da quando avevo 22 anni, all’inizio faticavo a gestire la popolarità, adesso mi piace di più, è un feeling speciale, difficile da spiegare”.

Dopo una carriera strabiliante, Valentino lascia, forse, con una punta di rammarico: “Non so perché gli ultimi anni siano stati così difficili. Non c’è un solo fattore, ce ne sono tanti diversi. Nel 2018 avevo fatto un gran Campionato chiudendo 3°, poi piano piano qualcosa è cambiato, sinceramente no so cosa. L’anno scorso in particolare nel finale ho avuto più problemi. Il livello è molto alto, i giovani sono molto forti, c’è anche il discorso fisico, ci sono tanti fattori. Sono un po’ triste di non avere vinto il decimo campionato ma specialmente perchè penso lo meritassi per il mio livello e la mia velocità. Ma va bene così, penso di potermi non lamentare della mia carriera”.

Verso cosa correrà, quindi, il futuro di Valentino Rossi? “Adoro correre con le macchine, penso che farò questo dall’anno prossimo, ma dobbiamo ancora definire questa decisione. Mi sento un pilota e penso lo resterò per tutta la vita”.

Lungo applauso e standing ovation al termine della conferenza stampa. “Tutti in piedi sul divano” griderebbe ancora una volta Guido Meda per quell’incredibile pilota che è Valentino Rossi che, davvero emozionato e commosso, abbracciando tutto il suo team, ha aggiunto: “Mi mancherà la vita di atleta, le emozioni di correre in MotoGP e tutto il mio team. E poi la sensazione che si prova la domenica mattina prima della gara, quando hai paura ma sai che alle 2 in punto scenderai in pista. Grazie di tutto. Ci vediamo, mi sono divertito.”

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