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Conferenza dei sindaci: via l’etichetta di “Covid Hospital” dall’ospedale di Dolo. Lettera aperta agli altri sindaci delle città del Veneto che ospitano “Covid Hospital”

Pubblicato il 6 Agosto, 2021

(Mira, 6 agosto 2021) – La Conferenza dei sindaci della Riviera del Brenta, tramite il presidente Marco Dori, sindaco di Mira, ha inviato una lettera aperta a tutti i sindaci del Veneto che ospitano nelle loro città un “Covid Hospital” com’è l’ospedale di Dolo. Tema della missiva, coordinare un’azione comune per chiedere alla Regione di togliere l’etichetta covid dall’ospedale e di ridistribuire omogeneamente la presa in carico delle persone affette da Covid-19, così da far tornare tutti gli ospedali covid alla piena operatività.

Questo il testo della lettera inviata dal presidente Dori ai sindaci del Veneto.

“A nome della Conferenza dei Sindaci della Riviera del Brenta, ti scrivo per condividere una nostra convinzione: che sia giunto il tempo di rimuovere la denominazione “Covid Hospital” dalle strutture ospedaliere così individuate nel 2020. Da quel momento, infatti, sono passati molti mesi, e nel frattempo la conoscenza della malattia è progredita, così come sono progredite le cure e l’organizzazione sanitaria chiamata ad affrontare l’emergenza. Nella seconda fase della pandemia, abbiamo assistito a una maggior ripartizione dei pazienti affetti da covid anche nelle altre strutture ospedaliere del territorio. Crediamo che questa sia la strada da percorrere, per evitare che un ospedale venga “ingessato” dalla sua funzione di “Covid Hospital”, a discapito di servizi e prestazioni di altra natura che sono ugualmente importanti per i cittadini del territorio.

A nostro avviso è giunto il momento di chiedere una nuova organizzazione, che porti al ripristino delle condizioni di precedenza dei “Covid Hospital”, dando indicazione che ogni struttura ospedaliera attrezzata per la cura della malattia, possa a sua volta gestire internamente una quota di pazienti. Le attuali conoscenze, con la capacità di screening, la campagna vaccinale, e i servizi territoriali, portano a pensare che vi siano le condizioni per una rete plurale di assistenza ai malati, capace di evitare gli errori gestionali che in altre realtà regionali hanno invece portato alla diffusione della malattia. Dato che la tua città ospita un “Covid Hospital”, gradiremo avere la tua opinione in merito ed eventualmente avviare insieme una azione di coordinamento per chiedere una revisione dell’attuale stato organizzativo”.

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