« Torna indietro

Incendio Calaforno: rabbia, dolore, paura. Un incredibile patrimonio naturalistico che non esiste più, ma anche tanti animali tratti in salvo dal coraggio di volontari e semplici cittadini

Pubblicato il 12 Agosto, 2021

Ieri è stata una giornata terribile per la provincia di Ragusa: le fiamme che hanno praticamente distrutto per sempre il Parco Forestale Calaforno, tra Monterosso e Giarratana, non si sono ancora spente del tutto e continuano a destare preoccupazione.

Immagini incredibili diventati virali, video amatoriali commentati da voci rotte dal pianto e dall’emozione, fumo denso visibile da ogni parte della provincia, rabbia, paura, apprensione. Oggi bisognerà contare i danni, ma una cosa è certa: abbiamo perso, come “esseri umani”, perchè pare che l’incendio sia di natura dolosa e che siano stati individuati tre o quattro punti fuoco in diverse zone del demanio. “Chi sa, chi ha visto qualcosa, parli –  tuona il sindaco di Giarratana, Bartolo Giaquinta – segnali alle forze dell’ordine, in qualsiasi modo, fatti e circostanze che potrebbero essere utili ad individuare i responsabili di questo misfatto”.

Sono tutte ancora congetture ma la realtà è che oggi Calaforno e il suo incredibile patrimonio naturalistico non esistono più. Ieri è partita una gara di solidarietà commovente: Vigili del Fuoco, Protezione Civile, Polizia, Canadair, volontari e semplici cittadini di tutta la provincia hanno risposto al grido d’aiuto della natura, rischiando in prima persona.

Tragedia nella tragedia: il pericolo corso anche dagli animali. All’interno dell’area attrezzata, infatti, il parco offre la possibilità di vedere alcuni animali: capre, asini, volatili, tartarughe. Per molti di loro purtroppo non c’è stato nulla da fare. A parlarne sui social è Santi Galofaro che, insieme all’amico Francesco Castellino, sono gli autori di una serie di video diventati virali sui social. Video strazianti. I due amici coraggiosamente si sono addentrati nel parco di Calaforno dopo che era stato evacuato dal personale proprio per mettere in salvo gli animali, che, chiusi nelle loro gabbie, hanno rischiato tutti di morire.

“Gli asini si sono salvati andando nel terreno accanto dove abbiamo aperto una parte di recinzione, le caprette, le papere, le tartarughe, i porcellini d’india tutti vivi. Purtroppo sono morti tutti i volatili chiusi dentro la voliera e una pecora con i 2 agnellini che erano dentro la stalla e che purtroppo non ho visto quando l’ho aperta. Un paio di asini hanno riportato delle ustioni, ma sono vivi.”

Oggi è sempre Santi Galofaro a dare aggiornamenti sulle loro condizioni: “Poco fa ho parlato con i responsabili del parco che mi hanno assicurato che si prenderanno cura degli animali ed erano già in attesa che arrivasse il veterinario, quindi al momento non servono aiuti di nessun genere. Ho visto nei vari post che in molti stanno attaccando i responsabili del parco per non aver salvato prima gli animali, ma parlando con loro mi hanno spiegato che in momenti così concitati e delicati hanno prima pensato a mettere in salvo tutto gli operai visto che le uniche due vie di accesso erano già invase dalle fiamme, e non potevano prevedere quando le fiamme sarebbero arrivate. Quindi io personalmente non me la sento di puntare il dito contro nessuno.”

About Post Author