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Castello di Piombino: preoccupazione per la futura gestione

Pubblicato il 21 Agosto, 2021

Partecipiamo nostro malgrado ad una riflessione condivisa, provando a dare un contributo perché è compito dei sindacati difendere il lavoro.
Leggiamo con molta preoccupazione alcune dichiarazioni sulla proposta avanzata al Comune per la gestione del museo del castello e delle ceramiche medievali a titolo gratuito.
Per quanto lodevoli le attività di volontariato in altri settori, crediamo che i beni archeologici e museali della città di Piombino e del territorio della Val di Cornia, meritino un impegno da parte delle amministrazioni nella ricerca e nella conferma di posti di lavoro in un settore che, tolte le aree di crisi del comparto industriale e dell’indotto, sembra essere una delle poche risorse a cui fare riferimento.
Più volte abbiamo richiamato l’attenzione pubblica sulla necessità di dedicare alla società Parchi Val di Cornia le necessarie risorse per garantire la gestione e la valorizzazione dell’intero sistema dei beni culturali e ambientali.
Il Castello di Piombino, merita di entrare nel contratto di servizio come altri beni concessi da altri comuni, per offrire al contempo un programma di aperture adeguato e una stabilizzazione dei servizi e del personale dipendente.
A nostro avviso, altre gestioni fantasiose sarebbero immotivate.
Non esistono gestioni gratuite, la comunità dovrebbe comunque rispondere direttamente al peso dei costi di gestione, l’unico taglio evidente sarebbe sul lavoro dipendente.
Chiediamo alla amministrazione comunale, se mai avesse idea di avallare una tale possibilità di ripensarci perché, ogni posto di lavoro cancellato, aumenta la lista dei disoccupati in un territorio in piena crisi. Filcams, CGIL
Uiltucs, UIL

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