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Nicoletta Orsomando

Si è spenta la “signorina buonasera” di Casapulla: Nicoletta Orsomando

Pubblicato il 22 Agosto, 2021

Addio Nicoletta Orsomando

La televisione quando ad annunciare la “buonasera” era lei Nicoletta Orsomando, era qualcosa di speciale e meraviglioso. Un mondo delicato, dove non si urlava ma si trattava il pubblico con rispetto e con un sorriso che parlava al cuore.

Una televisione diversa

E oggi che raccontiamo della scomparsa di Nicoletta Orsomando, ricordiamo un mondo che era nuovo e accompagnava le serate delle famiglie o dei giovani che si riunivano per vedere quei pochi programmi che rappresentavano la magia di quello che oggi definiamo “piccolo schermo”.

Signorine buonasera

Nicoletta Orsomando, la più famosa delle ‘signorine buonasera’, si è spenta oggi a 92 anni, in ospedale a Roma dopo una breve malattia.

I funerali si terranno lunedì prossimo alle 10.15 nella Chiesa di Santa Maria in Trastevere.

Nata a Casapulla

Era nata a Casapulla (Caserta) l’11 gennaio del 1929. Per 40 anni è entrata ogni giorno nelle case degli italiani con quel garbo e quella gentilezza che l’hanno caratterizzata e che facevano parte di una tv che non c’è più.

La prima volta

“Signore e signori buonasera” fu questa la prima frase che disse davanti alle telecamere, annunciando un documentario del National Geographic, e quella frase è diventata un marchio di fabbrica.

Il ricordo di Pippo Baudo

“Era una vestale del teleschermo, – la ricorda così un commosso Pippo Baudo all’Adnkronos – Lei è stata la prima annunciatrice, era una donna molto dolce, molto semplice, una vera amica dello schermo”.

Il volto della Rai

“Con Nicoletta Orsomando scompare quello che è stato, per quasi 40 anni e per moltissimi italiani, il volto stesso della Rai, con la sua capacità di entrare nelle case di tutti con garbo, eleganza e delicatezza”. Così la presidente Rai Marinella Soldi e l’amministratore delegato Carlo Fuortes ricordano – unendosi con tutta l’Azienda al cordoglio dei familiari – una donna che ha lasciato un segno indelebile nella storia della televisione del nostro Paese”. «

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