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Afghanistan, spari all’aeroporto di Kabul: 1 morto

Pubblicato il 5 Settembre, 2021

Conflitto a fuoco all’ingresso nord dell’aeroporto di Kabul. A fronteggiarsi, le forze di sicurezza afghane e un gruppo di assalitori, al momento non ancora identificato.

Il bilancio sarebbe di almeno 1 morto e tre feriti tra i soldati afghani.

A riportarlo è l’esercito tedesco, coinvolto nello scontro a fuoco insieme a quello Statunitense: tra questi non si registra alcun ferito.

La situazione all’aeroporto di Kabul

Con quest’ultima vittima sale a 20 il numero dei deceduti negli ultimi giorni all’aeroporto di Kabul. Ad una settimana dalla presa della capitale da parte dei talebani, la situazione resta tesissima.

Il caos dell’evacuazione non fa che provocare ulteriore calca all’aeroporto e, purtroppo, ulteriori vittime nella ressa di chi cerca di raggiungere questa via di fuga dal Paese. A dare misura della drammatica situazione che si sta vivendo allo scalo di Kabul è l’ambasciata USA, che ha invitato gli americani ancora presenti in Afghanistan a non recarsi all’aeroporto per “potenziali minacce alla sicurezza fuori dai cancelli”.

Per quanto riguarda l’Italia, sono atterrate sabato 21 a Fiumicino 211 persone evacuate da Kabul, ma i voli dei C130J, che stanno evacuando i cittadini afghani, non si fermano. Da giugno sono oltre 1300 i profughi afghani trasferiti in Italia.

La difficile evacuazione e il rinvio della ritirata

Il caos legato all’evacuazione ha fatto pensare a USA e Regno Unito all’ipotesi di prorogare la ritirata dall’Afghanistan oltre il 31 agosto. Una possibilità fatta ventilare dallo stesso Presidente Biden: “Speriamo di non dover estendere la scadenza del 31 agosto per il completo ritiro delle truppe dall’Afghanistan, ma ne stiamo parlando”.

Affermazioni che non sono piaciute ai talebani, che tramite uno dei portavoce, Suhail Shaheen, in un’intervista a SkyNews a Doha hanno dichiarato: “Il presidente Biden ha annunciato che il 31 agosto avrebbe ritirato tutte le truppe americane. Quindi se estendono il limite significa che stanno estendendo l’occupazione e non ce n’è bisogno”. E ha aggiunto ancora Suhail Shaheen che se “l’intenzione è continuare a occupare” l’Afghanistan, allora “si romperà la fiducia e ci sarà una reazione“.

Il decisione sul da farsi è probabile che emergerà domani, a margine del G7 in programma. L’Italia intanto continua a spingere per un G20 straordinario, che metta al tavolo anche Cina e Russia.

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