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RAGUSA IBLA: SCOPERTA FRODE ALL’UNIONE EUROPEA PER PIÙ DI 30MILA EURO. DENUNCIATA DONNA MESSINESE PER TRUFFA E FALSITÀ IDEOLOGICA

Pubblicato il 25 Agosto, 2021

Una frode all’Unione Europea è stata scoperta dai Carabinieri di Ragusa Ibla: una 48enne della provincia di Messina è stata denunciata per aver indebitamente chiesto e percepito più di 30mila euro di fondi erogati dall’ A.G.E.A. (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura) nel periodo 2003 – 2013.

Le indagini dei Carabinieri sono partite quando la Curia Vescovile di Ragusa ha segnalato all’Arma un’anomalia in un contratto di affitto relativo ad un loro terreno ceduto ad un’altra donna del Vittoriese, che si è vista negare la sua richiesta di sovvenzioni dal momento che, lo stesso appezzamento risultava già affittato da un’altra persona.

Insospettiti dalla strana circostanza segnalatagli, i Carabinieri hanno iniziato a ricostruire le vicende relative al terreno in questione scoprendo che esisteva effettivamente un contratto d’affitto per mezzo del quale era stata presentata apposita istanza all’AGEA per ricevere le sovvenzioni della Comunità Europea. La legittima affittuaria è stata dunque sentita a verbale dai militari ricostruendo la vicenda, per quanto di sua competenza, e disconoscendo completamente il contratto d’affitto risultato poi fraudolento. Per i Carabinieri di Ibla è stato facile quindi mettere insieme i pezzi della vicenda e risalire all’identità della donna che, si è poi appurato, presentò un (falso) contratto d’affitto unilaterale a sostegno della propria richiesta di fondi ottenendoli per un ammontare complessivo di poco superiore ai 30mila euro. D’intesa con l’Autorità Giudiziaria di Ragusa la messinese è stata denunciata per truffa e falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico.

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