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Delitto Leone, la ricostruzione di quella maledetta notte

Pubblicato il 2 Settembre, 2021

Indiziato di delitto

Nella mattinata di ieri, l’Ufficio G.I.P. presso Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha convalidato il fermo di indiziato di delitto, emesso il 29 agosto scorso dalla Procura della Repubblica, a carico di G.I., 19enne di Caivano (NA), applicando nei confronti di quest’ultimo la custodia cautelare in carcere, per il delitto di omicidio volontario.

L’omicidio avvenuto sabato notte

Il giovane è stato ritenuto responsabile dell’omicidio aggravato di Gennaro, il 18enne di San Marco Evangelista (CE), avvenuto in Piazza Correra, al centro di Caserta, nella notte fra il 28 e il 29 agosto. 

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Il racconto degli eventi

La ricostruzione, operata preliminarmente dai militari della Compagnia Carabinieri di Caserta intervenuti sul posto, attraverso le testimonianze dei presenti nonché dall’analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza ha consentito di ricomporre la dinamica dei fatti.

Secondo quanto appurato la discussione è scaturita, durante la stessa serata, da una serie di scambi di battute avvenuti fra il fratello di G.I. e la vittima, confluiti poi in una lite per futili motivi avvenuta nella citata piazza, nella quale interveniva lo stesso G.I.. 

Il conseguente diverbio portava ad una vera e propria rissa, nel corso della quale la vittima veniva colpita alla coscia destra con un coltello da G.I.. 

L’intervento del 118

Successivamente è intervenuto il personale del 118 che, soccorso il giovane nel frattempo rimasto a terra, lo trasportava presso l’Ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta, dove lo stesso decedeva a seguito di arresto cardiocircolatorio nelle ore immediatamente successive. 

L’aggressore bloccato a Caivano

L’aggressore, nel frattempo, veniva individuato e bloccato presso la propria dimora a Caivano (NA) ed infine condotto presso il Comando Provinciale Carabinieri di Caserta. 

A seguito di fermo di indiziato di delitto della Procura di Santa Maria Capua Vetere, lo stesso è stato associato presso la Casa Circondariale dell’omonimo centro.

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