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Jesolo, la sentenza del Consiglio di Stato relativa all’altezza massima di sviluppo degli edifici

Pubblicato il 3 Settembre, 2021

Il sindaco di Jesolo, Valerio Zoggia, commenta il pronunciamento del Consiglio di Stato in merito al ricorso presentato dall’amministrazione comunale contro la sentenza del TAR relativa all’altezza massima di sviluppo degli edifici

3.9.2021 -Il Consiglio di Stato apre una via sullo sviluppo urbanistico relativo alle altezze massime di sviluppo degli edifici. La sentenza dei giudici a seguito del ricorso presentato dal Comune di Jesolo al precedente pronunciamento del TAR del Veneto risolve una situazione bloccata da mesi.

Nella sostanza il Consiglio di Stato, pur respingendo l’appello principale e quelli degli altri ricorrenti, stabilisce che non sono stati commessi errori nelle procedure di autorizzazione edilizia e che il fabbricato oggetto delle impugnazioni rispetta di fatto le altezze di sviluppo massimo imposte dal Piano Regolatore Generale. Nelle procedure autorizzatorie, dunque, non ha trovato applicazione il “Piano Casa”, e il relativo riferimento per l’edificazione di costruzioni presenti nel raggio di 200 metri, che era oggetto di contestazione. Né vengono considerate le disposizioni che definiscono come altezza massima quella del 40% dell’edificio esistente, oggetto di intervento. Come riferimento vanno dunque presi gli edifici pre-esistenti e circostanti quello cui ci si riferisce.

L’amministrazione aveva impugnato la sentenza del TAR del Veneto che ha visto il Comune chiamato in causa in un contenzioso tra privati relativo ad un recente intervento edilizio realizzato nel Lido di Jesolo. Al Comune era stata contestata l’interpretazione stabilita con una delibera di consiglio comunale nel 2015, utilizzata dagli uffici per determinare l’altezza massima di sviluppo di edifici, prendendo a riferimento costruzioni esistenti in un raggio di 200 metri. Intervenendo sul merito delle altezze, tra le possibili interpretazioni della normativa dettata dal “Piano Casa”, il TAR aveva optato per la più restrittiva, che non trovava concorde l’amministrazione comunale, i cui uffici si sono basati anche su una circolare interpretativa della Regione Veneto sul “Piano Casa” e che aveva portato all’impugnazione davanti al Consiglio di Stato.

Pur avendo respinto il ricorso presentato dal Comune di Jesolo, i giudici hanno fatto chiarezza tra le norme, che tornerà utile al Comune per le istruttorie future e rivedere quelle attualmente sospese – dichiara il sindaco di Jesolo, Valerio Zoggia -. Per queste ragioni è superficiale e fuorviante ritenere ‘sconfitta’ l’amministrazione comunale dal momento che la sentenza contiene diversi aspetti positivi per guidare lo sviluppo urbanistico del territorio”.

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