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Dantedì

Dante Alighieri

Nel segno di Dante il giardino di Boboli si trasforma in teatro

Pubblicato il 5 Settembre, 2021

Considerare le terzine dantesche come battute teatrali: ecco la chiave. Il giardino di Boboli di Firenze si trasforma in teatro, guardando a Dante. Il 6 settembre, (ore 15 e 15, ultimo ingresso alle 17 e 30, accesso da Palazzo Pitti) negli spazi suggestivi del parco mediceo sarà di scena “Tra selva e stelle. Personaggi della Commedia di Dante a Boboli”. Lo spettacolo, prodotto dalle Gallerie degli Uffizi e Archètipo associazione culturale per la regia di Riccardo Massai, ha il patrocinio del Comitato nazionale per la celebrazione dei 700 anni della morte di Dante.

Si prevede a Boboli un itinerario, dedicato a luoghi e personaggi della Divina Commedia: un cammino nell’oltre-mondo dantesco che all’interno di Boboli sarà rappresentato da 36 soste “performative” in altrettanti punti del giardino, ciascuna delle quali accoglierà installazioni, create appositamente per una straordinaria occasione di ‘teatro diffuso’. Sono 77 gli attori, alcuni dei quali anche non professionisti, coinvolti nella rappresentazione. Quanto si renderà visibile ha richiesto più di due anni di lavoro. In ciascuna tappa del percorso, i personaggi della Divina Commedia interpreteranno la loro condizione individuale di dannazione, redenzione o beatitudine; i loro rispettivi ruoli, come avviene nel poema dantesco, saranno anche intimamente legati al rapporto metaforico con lo spazio circostante.

Sono stati selezionati tre ambienti per raffigurare il percorso dantesco: la Discesa per l’Inferno; il Viottolone, e parte del giardino, per la salita del Purgatorio e le sue cornici; il grande Prato dei Castagni per un raggiunto Paradiso aereo. Tutti i luoghi scelti per lo spettacolo saranno animati, con installazioni e scenografie che rappresenteranno allegoricamente gli aspetti essenziali delle tre Cantiche: la morte è il tema scelto per l’Inferno, la salvezza per il Purgatorio, il concetto di ascensione ad uno stato superiore dell’esistenza quello del Paradiso.

Il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt ha dichiarato: “Per il Sette-centenario della morte di Dante abbiamo pensato di offrire ai cittadini e ai visitatori qualcosa di nuovo, che anima e offre in una veste insolita uno dei monumenti più cari e più ‘fiorentini’ di Firenze: il Giardino di Boboli, dove anche nei secoli passati venivano messe in scena feste, opere musicali e rappresentazioni teatrali. A Boboli, in questo spazio sospeso tra natura e arte, le Gallerie degli Uffizi invitano il pubblico a ritrovare la voce del Poeta, seguendo la sua guida, di terzina in terzina, in un percorso di ascensione che porterà gli spettatori dall’Inferno, per il Purgatorio, fino all’approdo in Paradiso: tutti insieme, a ‘riveder le stelle’”.

Queste le parole del regista Riccardo Massai: “Considerare le terzine dantesche come battute teatrali, oltre a restituire una maggiore comprensione del testo, le ha rese lingua viva, contemporanea al nostro ascolto. Scegliere di riscoprire i personaggi minori della Commedia di Dante ha significato anche mescolare pazienti psichiatrici, donne con un vissuto oncologico ed appartenenti a minoranze, per dar voce alla coralità degli ultimi. Teatro questo che interagisce con le sculture e le architetture vegetali o meno, presenti nel Giardino di Boboli, teatro che diventa esso stesso installazione umana e unisce arte, cultura, design, architettura, inclusione sociale, scienza e tecnologia”. (fonte: Agenzia Dire)

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