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maltrattamenti

Minacce e molestie alla ex. Scatta il divieto di avvicinamento per un 41enne

Pubblicato il 10 Settembre, 2021

Ancora una triste storia di minacce e molestie verso una donna e per questo è scattato il divieto di avvicinamento per un 41enne che, come spesso accade in questi casi, non riesce a rassegnarsi alla fine della relazione amorosa. Nel pomeriggio di ieri, gli agenti della Sezione di Polizia Giudiziaria del Commissariato di Polizia di Galatina, hanno dato esecuzione all’ordinanza applicativa della misura cautelare emessa a carico di un 41enne del luogo, già pregiudicato per reati contro il patrimonio, contro la persona e reati in materia di stupefacenti. In particolare, poiché in data 31 luglio scorso, l’uomo è stato indagato per minacce gravi nei confronti della sua ex convivente, una 38enne galatinese che nella circostanza ha presentato una denuncia/querela minuziosamente dettagliata alla quale ha allegato i riscontri dei numerosi comportamenti vessatori che da tempo subiva. La donna, nella denuncia, ha descritto una situazione di particolare gravità, rappresentando un contesto costantemente minaccioso nel quale l’uomo poneva in essere una serie di condotte moleste e persecutorie nei suoi confronti, minacciandola e chiamandola incessantemente al telefono,  inviandole messaggi whatsapp ed appostandosi nei pressi della sua abitazione e di quella dei suoi genitori.

Divieto di avvicinamento, ecco tutti gli obblighi da rispettare

I comportamenti subìti dalla vittima, che sono stati decisivi per infliggere all’uomo il divieto di avvicinamento, erano originati dalla convinzione che la donna avesse altre relazioni sentimentali. Alla luce di tutti gli elementi raccolti dagli investigatori del Commissariato, il G.I.P. del Tribunale di Lecce, in data 8 settembre, ha emesso il provvedimento del divieto di avvicinamento e che, inoltre, vieta all’uomo di frequentare gli stessi luoghi frequentati dalla vittima, ossia abitazione, luogo di lavoro, scuola frequentata dai figli e qualunque altro posto abitualmente frequentato dalla stessa, con l’obbligo di mantenere una distanza di almeno 200 metri in caso di incontro casuale con la persona offesa, vietandogli, inoltre, di contattarla con qualsiasi mezzo.

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