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Aeroporto di Taranto: la Provincia interpella Regione

Pubblicato il 14 Settembre, 2021

L’Aeroporto “Arlotta” di Grottaglie continua ad essere oggetto di contesa politica. A fare la propria mossa, questa volta, è la Provincia di Taranto. Con una deliberazione all’unanimità, infatti, il Consiglio Provinciale ha votato una risoluzione per chiedere al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e soprattutto alla Regione Puglia la convocazione di una conferenza di servizi. Oggetto e scopo della manovra è ottenere i fondi nazionali per la “continuità territoriale”. Si tratta di fondi riservati agli aeroporti il cui bacino d’utenza presenti problemi nei collegamenti nazionali e che, pertanto, hanno diritto ad essere sovvenzionati dallo Stato per far sì che le compagnie aeree garantiscano il collegamento quale servizio pubblico, al netto della convenienza economica dell’operazione.

Questi fondi spettano all’Arlotta (unico fra gli aeroporti pugliesi) ai sensi della legge 289/2002 ma in questi anni non sono mai stati richiesti dall’ente competente, ossia la Regione. Questa impasse, evidentemente, continua a sfavorire lo scalo ionico rispetto a Bari e, soprattutto, Brindisi, che continua ad assorbirne parte del bacino d’utenza. Un bacino d’utenza che, è opportuno ricordarlo, non si limita solo alla provincia di Taranto, ma riguarda anche la Basilicata e la parte nord della Calabria. Si spiega così l’iniziativa del Consiglio Provinciale, illustrata in una conferenza stampa a Palazzo del Governo dai consiglieri provinciali Vietri, Festinante e Pontrelli, insieme al presidente del comitato pro-aeroporto Walter Fischetti. La Provincia ritiene che vi siano gli estremi per considerarsi “parte lesa” per la privazione dei voli civili. Non solo, ma per ottenere lo sblocco della situazione potrebbe perfino chiedere allo Stato di esercitare il potere sostitutivo data l’inerzia della Regione.

Secondo quanto afferma la Provincia, il finanziamento statale potrebbe garantire “almeno cinque destinazioni settimanali con due frequenze giornaliere”. Che tradotto significa collegamenti quotidiani, più volte al giorno, verso i maggiori scali nazionali. Una potenziale rivoluzione.

È ovvio che la questione sia anche politica, con una pesante messa in discussione del modus operandi della Giunta Regionale guidata da Michele Emiliano. Senza dimenticare, però, che nemmeno quelle precedenti guidate da Nichi Vendola e Raffaele Fitto hanno richiesto quei fondi, determinando una perdita di tempo prezioso per il rilancio dell’aeroporto e di tutto il territorio ionico. Ora, in vista delle elezioni amministrative, sarà anche da capire come si porranno sulla questione le amministrazioni comunali della provincia. Un altro tema per una campagna elettorale che si preannuncia rovente.

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