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“Ultimatum al Governo: il territorio non può più attendere”

Pubblicato il 15 Settembre, 2021

La presenza del viceministro Alessandra Todde al Consiglio comunale di ieri è stata certamente positiva: per la prima volta, un esponente del Governo accetta l’invito a dialogare con tutta la comunità piombinese.  Ora è necessario che a questo momento di confronto seguano atti rapidi e concreti per rilanciare l’economia del territorio. I Governi che si sono succeduti finora hanno speso molte parole per la nostra città alle quali non sono mai seguiti fatti. La viceministro Todde ha dato rassicurazioni in ordine all’imminente ingresso di Invitalia e vogliamo credere che ciò finalmente accada rapidamente. Non possiamo più attendere: vogliamo conoscere rapidamente e con certezza quale sarà il nostro futuro, vogliamo avere quelle garanzie che ormai da troppo tempo invochiamo, e lo vogliamo entro il 31 dicembre.
La ricetta è quella che proponiamo fin dal primo giorno: un accordo per l’intero territorio, non per una sola azienda, che abbracci tutti i settori e i ministeri coinvolti dai problemi del nostro territorio.

Un accordo che ratifichi quando previsto dal piano strutturale adottato e che, quindi, preveda la riduzione delle aree industriali; che avvii le necessarie bonifiche del Sin così da consentire nuovi insediamenti economici compatibili con le necessità del territorio e con l’ambiente; che dia garanzie ai lavoratori. Abbiamo bisogno di strumenti fiscali per agevolare lo sviluppo imprenditoriale e di investimenti sulle infrastrutture.
È un progetto ambizioso ma non utopico: quello che vogliamo per Piombino è già accaduto in altre realtà italiane e ha portato
i risultati sperati.

La partecipazione del Governo ha dato la possibilità alla città di esprimere la propria posizione attraverso la voce dei rappresentanti delle istituzioni, dei sindacati, dei rappresentanti politici e di tutte le realtà coinvolte; ci ha dato la possibilità di essere ascoltati in un momento corale e di confronto sul territorio e per il territorio ma ora è necessario che seguano azioni rapide e concrete.
Non è pensabile continuare a parlare di una sola azienda ignorando gli altri aspetti, strettamente connessi, di un territorio profondamente in crisi.
Ci auguriamo che quanto riferito oggi dal viceministro Todde sia una dichiarazione che, per la prima volta nella storia di questo territorio, si traduca finalmente in una reale rivoluzione: Piombino ha la possibilità di rinascere ma può farlo solo se dotata degli strumenti necessari. Ed è una responsabilità delle istituzioni creare le condizioni affinché ciò accada. Ci aspettiamo una risposta da parte del Governo, un tavolo tecnico che attivi quanto necessario alla redazione di un accordo e lo faccia subito: non possiamo più attendere. Franecsco Ferrari

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