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Posta scomparsa tra Nola, Scisciano, Marigliano e San Vitaliano: individuato il postino che rubava le lettere

Nella casa del 28enne ritrovate anche diverse armi.

Pubblicato il 16 Settembre, 2021

La Polizia di Stato ha accertato che un 28enne, assunto a tempo determinato da Poste Italiane come portalettere, si era appropriato nel corso del tempo di un ingente quantitativo di corrispondenza, ma anche di cassette codificate di proprietà di Poste Italiane.

Diversi cittadini tra Nola, Scisciano, Marigliano e San Vitaliano hanno denunciato il mancato arrivo della corrispondenza, proprio perché sottratta dal 28enne.

Le indagini sono partite dopo la segnalazione del gestore di un’area di servizio, che aveva notato martedì scorso la presenza di diverse buste piene di lettere abbandonate presso un contenitore dei rifiuti. Gli agenti del Distaccamento Polizia Stradale di Nola hanno quindi avviato una scrupolosa indagine, insieme ai colleghi della Sezione di Napoli, individuando rapidamente il responsabile.

I poliziotti, dopo averlo identificato, hanno perquisito l’appartamento dove il 28enne viveva, scoprendo e sequestrando oltre 2 quintali di corrispondenza, tra cui svariate migliaia di missive mai ricevute dai destinatari e materiale didattico destinato alle scuole dell’infanzia per l’anno scolastico 2020/2021.

Nel corso della perquisizione gli investigatori hanno rinvenuto e sequestrato 4 fucili, del tipo doppietta, una pistola calibro 6.35 ed una sciabola, del tipo katana.

Le armi da fuoco, seppur regolarmente denunciate, erano mal custodite, in violazione alla normativa in materia, mentre la sciabola era detenuta illegalmente senza alcuna autorizzazione.

Il 28enne è stato quindi denunciato per i reati di sottrazione e soppressione di corrispondenza, appropriazione indebita di materiale di proprietà di Poste Italiane, omessa custodia di armi e detenzione abusiva di una sciabola di tipo katana.

Tra l’altro non si tratta di un caso isolato, poiché proprio nel mese di agosto fu scoperto un postino a Napoli intento a gettare la spazzatura. Una pratica illegale e sconcertante che, purtroppo, sta facendo proseliti.

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