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Pugno a bimbo di 6 anni per punire pusher, 8 arresti

Pubblicato il 18 Settembre, 2021

Avrebbero picchiato uno spacciatore, poi diventato collaboratore di giustizia, per punirlo perché aveva venduto droga nel territorio del clan e, durante il pestaggio, avrebbero colpito con un violento pugno al volto un bambino di sei anni, figlio della compagna all’ottavo mese di gravidanza del pusher, a sua volta aggredita con un calcio. Da questo episodio del 26 giugno 2019 è partita l’indagine congiunta di Polizia e Carabinieri di Bari che ha portato oggi all’arresto di otto pregiudicati del clan mafioso Strisciuglio; una nona persona, sfuggita alla cattura, è ricercata. In carcere sono finiti il 36enne Andrea De Giglio, il 22enne Tommaso Piscopo, il 36enne Giovanni Sgaramella, il 53nne Giuseppe Caizzi, il 39enne Massimo Lorenzani, il 35enne Giuseppe Franco, il 38enne Emanuele Sebastiano, il 23enne Saverio Carchedi. Agli indagati la Dda di Bari contesta i reati, tutti con aggravante mafiosa, di tentato sequestro di persona, lesioni personali aggravate, tentato omicidio aggravato, detenzione e porto illegali di armi da fuoco, ricettazione e induzione a non rendere dichiarazioni o a rendere dichiarazioni mendaci all’autorità giudiziaria. E’ stato poi catturato anche il nono indagato nell’inchiesta della Dda di Bari. E’ il 34enne Michele Paolo Iusco, che inizialmente si era reso irreperibile. Secondo gli inquirenti il gruppo mafioso voleva punire il pusher perché spacciava droga nel quartiere Palese, senza la preventiva autorizzazione del clan che, nel vicino quartiere di Enziteto-Catino San Pio, fa capo al pluripregiudicato Saverio Faccilongo, attualmente detenuto in regime di 41 bis. (ANSA)

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