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Venezia, seconda giornata di “Bauhaus dei mari”, il progetto creativo e interdisciplinare per un futuro sostenibile e inclusivo

Pubblicato il 21 Settembre, 2021

21.9.2021 – Si è svolta oggi, martedì 21 settembre, all’Arsenale di Venezia, la seconda e ultima giornata di “Bauhaus dei mari”, la conferenza internazionale co-organizzata dal Comune di Venezia e dall’Università Ca’ Foscari Venezia che ha riunito in città ministri, istituzioni e creativi per progettare futuri modi di vivere insieme in maniera sostenibile. Nel pomeriggio è intervenuto l’assessore comunale all’Università.

La conferenza segna l’inizio ufficiale della progettazione che verrà proposta all’Unione europea entro il prossimo gennaio per rispondere agli obiettivi del New European Bauhaus, il progetto lanciato dall’UE che mette la creatività al servizio della sostenibilità, della bellezza e dell’inclusione.

Dopo la prima tappa a Lisbona, lo scorso maggio, il movimento è approdato a Venezia, che si candida – insieme alla capitale portoghese – a raccogliere la sfida della UE nella prospettiva dei territori costieri europei, in cui vive il 41% dell’intera popolazione europea. Al centro dell’attenzione la difesa dell’intero ecosistema, la salvaguardia e il ruolo strategico del mare, uno dei beni più importanti – è stato ribadito – fondamentale per la produzione di alimenti oltre che risorsa insostituibile per il clima poiché assorbe calore e carbonio.

L’appuntamento odierno è stato aperto dall’architetto Michele De Lucchi. Si è discusso dello sviluppo del Bauhaus dei Mari con le due sessioni “Riconnettere le comunità con gli habitat” e “Rinnovare le pratiche”. Le conclusioni sono state affidate al sindaco di Lisbona, Fernando Medina, all’assessore comunale all’Università, e alla Rettrice dell’Università Ca’ Foscari Venezia, Tiziana Lippiello.

Tra le varie tematiche toccate, si è parlato del ruolo di Venezia quale città all’avanguardia dal punto di vista delle sfide ambientali e che ha saputo trovare un equilibrio tra sostenibilità, innovazione, inclusione e cultura. Obiettivo che si può raggiungere, secondo i relatori, solo facendo rete tra città, com’è nei propositi del progetto “Bauhaus” e tra istituzioni all’interno delle città stesse. E’ stato inoltre sottolineato come Venezia rappresenti un emblema per il suo spirito resiliente e la sua capacità di trovare soluzioni innovative per la salvaguardia del proprio ecosistema.

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