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La sporcizia a Ibla proprio sotto le finestre dell’asilo G.B. Marini. Comibleo non ci sta: “Circostanza altamente diseducativa”

Pubblicato il 22 Settembre, 2021

Il Comibleo, il comitato spontaneo di residenti nella città antica, ha più volte segnalato al sindaco l’anomala disparità di trattamento operata per quanto riguarda la raccolta differenziata dei rifiuti a Ibla. Infatti, numerosi bidoni dei rifiuti sono stati concentrati lontano dalle attività di ristorazione in contrasto con le norme sanitarie, ambientali, Codice dei beni culturali, regolamento comunale per la raccolta differenziata e soprattutto senso civico.

“Tutto ciò crea – sottolineano da Comibleo – un grave stato di invivibilità e malessere psicofisico dei residenti; inconvenienti igienici, esalazioni maleodoranti anche perché i cassonetti non vengono mai lavati e disinfettati; proliferazione di insetti e roditori; nocumento e disturbo della quiete pubblica con rumori molesti ad opera del personale delle attività liberi persino di farsi largo in mezzo alla movida al traino dei mastelli a qualunque ora del giorno e della notte, per travasare i rifiuti prodotti, oltre a quelli provocati dallo svuotamento dei cassonetti sui furgoni per ben tre volte al giorno e per le varie frazioni di rifiuti; indecorosa immagine nei confronti del movimento turistico. L’esempio più eclatante sono i cassonetti concentrati sotto le finestre dell’asilo G.B. Marini di corso 25 Aprile angolo via Montereo, a dimostrazione del totale disinteresse dell’amministrazione comunale per le scuole di Ibla, circostanza altamente diseducativa per i bambini”.

“Ma il sindaco, in qualità di autorità sanitaria locale – si chiedono da Comibleo – ha il compito di prevenire e rimuovere le cause di insalubrità che comportano rischi per la salute dei cittadini e ancor di più per i bambini, o di crearle? E l’ufficio di Igiene pubblica esiste ancora o è stato soppresso? E, ancora: ma sindaco e assessori alla Pubblica istruzione e decoro urbano, alla Cultura, al Centro storico, al Turismo e alla Sanità, non si vergognano di consentire tale indecoroso scempio dell’antica città barocca patrimonio Unesco? Perché non invitano i bambini a visitare l’ottimo asilo di Ibla per fargli “ammirare” i fantastici maleodoranti mastelli ricolmi di rifiuti della ristorazione posti dinanzi all’ingresso e sotto le finestre, che non è possibile trovare dinanzi alle altre scuole di Ragusa? Tutto ciò è la dimostrazione del disinteresse per le scuole di Ibla come testimonia, tra l’altro, la chiusura, dopo 60 anni, della gloriosa scuola media Giovanni Pascoli, nonostante le rassicurazioni avute dal sindaco e dall’assessore all’Istruzione durante un incontro del mese di maggio scorso, in cui avevamo evidenziato il problema”.

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