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Caso Saman Abbas, identificato e arrestato lo zio a Parigi: riconosciuto da un neo sul viso

Pubblicato il 23 Settembre, 2021

Non si vuole sposare senza amore e per questo muore. Si nascondeva a Parigi Danish Hasnain, che secondo gli inquirenti potrebbe aver strangolato e ucciso la nipote Saman Abbas, nella notte tra il 30 aprile e il 1° maggio a Novellara, nelle campagne del Reggiano. Erano giorni che l’uomo eraa osservato lungo Rue de Bastion, nella banlieue a Nord di Parigi. Divideva un appartamento con quattro connazionali. E’ stato tradito dai profili fake che apriva sui social, per restare in contatto con familiari e conoscenti in Pakistan. E’ stato riconosciuto da un neo sul viso. L’identificazione definitiva è stata ottenuta con la comparazione delle impronte digitali.

Ieri mattina, un blitz è scattato alle ore 10: l’uomo è stato arrestato.

La diciottenne Saman Abbas era un fiore in boccio; su Instagram aveva come account ‘italiangirl’ e non voleva sposare un cugino pakistano di 11 anni più grande. Per questo non doveva vivere più. Sono stati complici il padre Shabbar, 44 anni, la madre Nazia Shaheen, 48, i cugini Nomanulhaq Nomanulhaq, 33, e Ikram Ijaz, fermato a metà maggio a Nîmes, mentre stava scappando in Spagna. Hasnain sarebbe stato il materiale esecutore del proposito di omicidio. Il fratello sedicenne di Saman, ascoltato più volte dai Carabinieri, lo descrive come un uomo “violento, di cui avevo paura”.

L’omicidio era un piano preciso, che sarebbe stato eseguito dopo essere stato pensato ed elaborato: dai genitori, dai due cugini e dallo stesso Hasnain. I genitori sono scappati in Pakistan poche ore dopo la morte della figlia. Subito dopo la fuga da Novellara, dove lavorava come bracciante, secondo i Carabinieri di Reggio Hasnain si sarebbe nascosto a Parigi. Nella vasta azienda agricola, dove lavorava con tutti gli uomini del clan Abbas, è stato cercato invano per due mesi, anche con i cani molecolari, il cadavere di Saman.

Gli esperti di software del nucleo investigativo telematico dell’Arma hanno individuato id e device usati dallo zio di Saman, risalendo all’indirizzo in rue de Bastion. I poliziotti della Brigade lo hanno “pescato” in Francia: era sprovvisto di documenti e si era fatto crescere i baffi, avrebbe fornito false generalità. Ma ha nulla è valso, il neo è stato utile ad identificarlo

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