Pubblicato il 27 Settembre, 2021
L’eruzione vulcanica, che ha avuto inizio il 19 settembre sull’isola di La Palma (Canarie), non accenna a fermarsi. Nelle ultime ore (aggiornamento ore 9 e 38), secondo autorità ed esperti di vulcanologia, il flusso di lava espulsa verso la costa si è ravvivato.
Ieri sera, la colata era già arrivata a 1,6 chilometri dalla costa: aveva già travolto una serie di case della località di Todoque. Secondo Efe, tra gli edifici distrutti ci sono la chiesa del paese e il centro sanitario locale. Il campanile è crollato ieri, dopo che la lava del vulcano in eruzione ha raggiunto l’edificio. Una nuvola di fumo denso lo ha inghiottito: è letteralmente collassato. (Guarda il video)
Sono oltre 500 gli edifici che sono stati sepolti dalla lava dall’inizio dell’eruzione. Gli abitanti di alcuni nuclei urbani situati sulla costa rimarranno in casa, come ordinato dalle autorità locali. Perché? Se la lava raggiungerà il mare, possibilità che sembra concretizzarsi, “colonne di vapore d’acqua cariche di acido cloridrico” potrebbero rappresentare un “pericolo locale” per persone presenti nelle vicinanze: lo ha reso noto l’Istituto di Vulcanologia delle Canarie. Attualmente l’aeroporto di La Palma è operativo, ma sono possibili ritardi o cancellazioni di voli (fonte: Ansa).
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