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Figc: Riforma campionati, Gravina ‘Dal 2024 ci saranno due Serie B’

Pubblicato il 28 Settembre, 2021

“Tutti pensano che la riforma del calcio passi attraverso la riforma dei campionati. Certo è fondamentale, ma se la riduciamo a una semplice operazione matematica serve un ragioniere. La mia vuole essere una culturale perché la cultura nel mondo del calcio è uno degli elementi più complessi da costruire e su quello sto investendo energie – ha spiegato Gabriele Gravina, presidente della Figc -. La rivoluzione culturale comprende tutto: modalità di investimento, valorizzazione di due asset fondamentali quali infrastrutture e settori giovanili, tenere i costi sotto controllo cercando di aumentare i ricavi, vendere meglio il nostro brand“.
“La riforma è legata a un’esigenza: il nostro calcio è surriscaldato, cioè si spende troppo perché il divario a livello di mutualità è altissimo. C’é un rapporto di 1 a 20 tra la serie A e B, di 1 a 10 tra C e B, infinito tra C e dilettanti perché non c’è mutualità. Il rischio è fallire se retrocedi. La storia dice che su 4 società che vanno dalla B alla C, tre, in uno o due anni, falliscono. La nostra riforma, che mi auguro venga approvata dal Consiglio federale, prevede, entro il ’24-’25, una A, due B, poi la D elite che si fonda con la serie C con un semiprofessionismo abbastanza allargato e poi il mondo del dilettantismo che sarà vero, non professionismo di fatto. La federazione metterà a disposizione risorse, ma chiedendo un intervento governativo. Serve la modifica della 91 sul semiprofessionismo, ma servono anche una serie di interventi come, ne cito uno, l’apprendistato che è un diritto del mondo del calcio che rivendichiamo“.

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