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Fonte immagine: geosnews

ESCLUSIVA – Catania, Commissione Europea giudica acque Plaia non balneabili: la parola a Legambiente

La risposta della Commissione Europea sulla balneabilità delle acque della Plaia ha riacceso il dibattito.

Pubblicato il 29 Settembre, 2021

La recente risposta della Commissione Europea riguardo alla possibilità di balneazione nelle acque della Plaia di Catania, assieme alle dichiarazioni del deputato parlamentare del Movimento 5 Stelle, Ignazio Corrao, hanno riacceso il dibattito riguardante la qualità delle acque del noto litorale.

Corrao ha sottolineato come non sia affatto giusto che la zona sia accessibile ai bagnanti e come non si rispettino le direttive della normativa europea. Oltre a ciò è stato detto anche come la questione della Plaia rientri nell’ambito di un problema di inquinamento delle acque marine dell’intera isola.

A questo proposito abbiamo sentito il parere della presidente di Legambiente Catania, Viola Sorbello, che ha puntualizzato come tutto questo chiami in causa il sistema di depurazione e quello delle fognature in tutta la Sicilia, oltre a dare un’idea sui numeri esatti.

Come giudica la situazione complessiva relativa alla balneabilità in Sicilia?

“Le acque delle coste della Sicilia non godono di buona salute. Il 75% degli agglomerati regionali sono in procedura di infrazione da parte della Unione Europea. Ben 251 siti violano la direttiva europea sui reflui, con impianti obsoleti o inesistenti. In Sicilia il servizio di fognatura è assente in 25 comuni (il 6,4%), dove vivono oltre 320mila persone residenti. Inoltre un comune su cinque (il 20,5%) in Sicilia, dove vive il 14% della popolazione, è privo del servizio di depurazione. Stiamo parlando di oltre 660mila persone in 80 comuni (dati Istat 2018). Ma aldilà dei numeri il dato più sconcertante resta lo stato di arretratezza del servizio di depurazione dei reflui, basti pensare che il report siciliano di Goletta Verde ci mostra come la maggioranza dei punti analizzati, 19 su 24, non vengono monitorati da nessuno. L’Italia è già stata condannata e costretta a pagare una multa salatissima per il mancato efficientamento degli impianti di depurazione, e la regione Sicilia ha un peso specifico in questa vicenda”.

A voi di Legambiente sono recentemente giunte segnalazioni sulla presenza di liquami e melma alla Plaia?

“Abbiamo avuto quest’anno diverse segnalazioni per un problema di balneazione delle acque della Playa di Catania. Con Goletta Verde abbiamo effettuato i prelievi e abbiamo appurato che i valori erano entro i limiti”.

Che notizie avete voi riguardo alla Plaia sulla direttiva relativa alle acque di balneazione?

Il nostro auspicio è che il commissario straordinario nominato dal Governo per il recupero delle acque possa finalmente garantire l’adeguamento, nel minor tempo possibile, alle sentenze di condanna della Corte di giustizia dell’Unione europea pronunciate il 19 luglio 2012 (causa C-565/10) e il 10 aprile 2014 (causa C-85/13) in materia di collettamento, fognatura e depurazione”.

Fonte immagine: Geosnews

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