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Catania, l’allarme del Siap: “La città abbandonata dalla politica”

Pubblicato il 30 Settembre, 2021

“Allarme movida,  Codice rosso, vandalismo,  temi che sempre sono ricorrenti nel panorama della città di Catania  e che immancabilmente  riempiono ogni angolo della strada,  ma senza soluzioni da parte degli enti preposti. Un abbandono della città, una inesistente politica di risanamento urbanistico, mancanza di regole, un corpo di polizia Municipale sott’organico e che fa miracoli”.

Comincia così la noto del segretario provinciale di Catania, e dirigente nazionale, del Siap (Sindacato italiano appartenenti polizia), Tommaso Vendemmia.

“Questo è uno spaccato della sicurezza catanese che è una materia di tutti e non di alcuni ne un mezzo per fare passerelle,  ma uno sforzo collettivo anche dei cittadini che ogni giorno segnalano al 112 o su YouPol e che gli operatori della Polizia di Stato e dei Carabinieri affrontano quotidianamente,  aggravata dalla situazione strutturale disastrosa che contraddistingue questa città. Troppe vigilanze a Tribunali e strutture fisse ospedali ( qualcuno li deve pur fare) troppo la mancanza di uomini e mezzi in una città dimenticata da anni – continua – Il Siap ha da sempre  affrontato questi temi,  anche con il Questore dott. Calvino,  in occasione degli incontri nei tavoli di contrattazione con i sindacati di polizia più rappresentativi, ovviamente si è messo immediatamente al lavoro per la risoluzione di problemi vecchi che si tramandano da tempo,  dando priorità a quelli che sono gli interventi  più urgenti, ma la coperta è terribilmente corta e i poliziotti sono chiamati ad  enormi sacrifici, anche derogando alle loro normali e ordinarie funzioni”.

“Abbiamo apprezzato  sin da subito l’implementazione delle volanti che da sei equipaggi sono passati a nove per turno, equipaggi attenti soprattutto nell’ambito degli interventi di violenza domestica rispondendo con efficacia al cittadino/a vittima di violenza, ma anche per il cambio di rotta sul tema logistico con i progetti attuati in questi ultimi due mesi di lavoro, nuovi locali al Commissariato di Acireale ( oggetto di crollo del tetto),  creazione della nuova  camera Fermati presso il polifunzionale un  progetto fermo da  anni sboccato da una settimana  che doterà le Volanti di un ufficio per trattenere le persone fermate, ma anche l’imminente spostamento di uffici  al piano terra della questura ristrutturati da recente  e ancora la dismissione di locali  poco dignitosi con lo spostamento di importanti sedi ( quali il settore polizia scientifica, telecomunicazioni, personale ecc). Questo permetterà di ridurre le vigilanze e implementare i commissariati di zona sedi anche  di uffici denunce – comclude – Il Covid 19 ha ulteriormente aggravato la situazione impegnando molte risorse per i controlli cittadini sempre fatti con ponderatezza e discrezione. Siamo preoccupati per il pensionamento di otre 90 poliziotti in meno di nove mesi e siamo preoccupati  per   l’età anagrafica importane nei poliziotti.  Attendiamo risposte dal Dipartimento di P.S. come dal segretario Gen. Siap ribadito durante  i lavori del  IX Congresso Nazionale a Roma alla presenza del Ministro degli Interni,  del sottosegretario Nicola Molteni,  del capo della polizia, e  delle altre autorità dello Stato”.

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