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Imola: estorsione ai danni dell’ex datore di lavoro e amante

Imola: estorsione ai danni dell’ex datore di lavoro e amante, donna e nuovo compagno arrestati.

Pubblicato il 5 Ottobre, 2021

Imola: estorsione ai danni dell’ex datore di lavoro e amante, donna e nuovo compagno arrestati.

Avevano avuto una relazione extraconiugale nel 2016. Lui imprenditore del Circondario Imolese, lei sua dipendente. La storia era poi terminata senza strascichi, pur se la donna aveva cambiato lavoro, trasferendosi a vivere a Bologna città.

Dal 2018 però si era ripresentata – affiancata dal nuovo compagno – al cospetto dell’ex datore di lavoro, avanzando richieste sempre più insistenti di danaro, per non disvelare la verità sulla loro relazione alla moglie.

Le minacce, ripetute, incalzanti e sempre legate alla medesima motivazione, avevano fruttato alla coppia di estorsori, nell’arco di tre anni, ben 60.000€ totali, consegnati a più riprese dall’imprenditore. I due malfattori, addirittura, avevano fatto sì che – nel periodo iniziale della pandemia – la vittima acquistasse direttamente da loro numerosi lotti di mascherine chirurgiche a prezzi esorbitanti, rispetto ai prezzi ordinari di mercato.

Qualche giorno fa la svolta. L’uomo, cinquantenne, si decide e si presenta alla stazione Carabinieri di Castel San Pietro Terme, ove – disperato – presenta una querela dettagliata sui fatti, in cui denuncia l’ultima richiesta estorsiva: per la data del 29 settembre, alle 7 del mattino, avrebbe dovuto consegnare brevi manu presso la propria azienda ulteriori 10.000€ in contanti.

I militari della stazione, supportati dai colleghi del Nucleo Operativo e Radiomobile di Imola, autorizzati dal PM della Procura di Bologna dott. Ambrosino, hanno immediatamente attivato una indagine tecnica che ha consentito di trarre in arresto in flagranza di reato i due malviventi, pregiudicati: l’uno cinquantatreenne (peraltro sottoposto all’obbligo di soggiorno in altro comune), l’altra trentottenne. Non appena hanno intascato i contanti, sono stati fermati dai militari e condotti presso la sede della Compagnia Carabinieri di Imola, per il successivo trasferimento al carcere di Bologna.

Per l’imprenditore l’incubo è finito e i 10.000€ sono statigli riconsegnati.

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