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Consorzio di bonifica interno, Imprudente: nominato il nuovo commissario

Agricoltura, Paolucci e Pepe su Pnrr: “Su 1,62 miliardi di euro erogati dai primissimi decreti, zero all’Abruzzo”

Pubblicato il 6 Ottobre, 2021

“L’Abruzzo grande escluso dai primi decreti che il Governo sta varando per attribuire alcune delle risorse del Pnrr. Evidentemente la Regione non produce progetti capaci di rispettare i criteri di ammissibilità e selezione da parte del Ministero delle Politiche Agricole, così come il Piano richiede, affinché i fondi possano essere subito resi disponibili per cantierare le opere. È questa l’ennesima bocciatura che arriva stavolta su un fronte importante qual è il Piano nazionale di ripresa e resilienza, che è la conferma della triste escalation dell’esecutivo, che passa ormai da Giunta lenta a ferma”, caustico il commento del capogruppo Pd Silvio Paolucci e del consigliere Dino Pepe, in seguito alla pubblicazione del Decreto di approvazione degli elenchi dei progetti di investimento nella resilienza dell’agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche, con fondi afferenti al Pnrr.

“Non farsi trovare pronti su settori strategici per l’economia regionale, come appunto le risorse idriche e l’agricoltura, dopo aver cancellato i fondi destinati all’impianto irriguo fucense dalla precedente giunta regionale – incalzano Paolucci e Pepe – è sintomo di una superficialità e una disattenzione che chi governa non può permettersi, né reiterare. L’Abruzzo, su 1,62 miliardi di euro per 149 interventi, prende zero euro, perché non siamo stati in grado di presentare progetti conformi alle regole di questo straordinario strumento di ripresa che l’Europa e il Governo hanno messo a disposizione. Ci attendiamo una pronta richiesta di riesame, ma anche di conoscere lo stato delle progettazioni dei nostri consorzi di bonifica. Una disattenzione inaccettabile, ben sapendo che il Pnrr raccoglie elaborati che possano concretizzarsi immediatamente in opere e ciò dimostra quanto sia palese il danno della Giunta lenta anche su questo fronte, che sarà fondamentale per la programmazione futura”.

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