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Opera della Provvidenza Sant’Antonio di Sarmeola di Rubano, “Il lutto e le sue declinazioni nel mondo delle demenze”

Pubblicato il 7 Ottobre, 2021

Al via a Casa Madre Teresa di Calcutta (centro polifunzionale dell’OPSA specializzato nel decadimento cognitivo) un progetto di formazione esperienziale sull’accompagnamento al lutto (nelle sue diverse e variegate forme), studiato insieme al dipartimento FISPPA dell’Università di Padova che ne farà una pubblicazione scientifica

7.10.2021 – Il lutto e le sue declinazioni nel mondo delle demenze: è questo il titolo del progetto di formazione e studio che ha preso il via ieri – a Casa Madre Teresa di Calcutta, centro polifunzionale di accoglienza e assistenza alle persone affette da deterioramento cognitivo e alle loro famiglie, all’interno del complesso dell’OPSA – Opera della Provvidenza Sant’Antonio di Sarmeola di Rubano. Il percorso di formazione, che si svilupperà lungo 5 settimane, per gruppi di sei persone alla volta, coinvolgerà l’intero personale operante nel centro – sia che abbia un ruolo di assistenza e cura sia che si occupi dei servizi associati. In tutto 60 persone.

Obiettivo della proposta è promuovere il benessere del personale a contatto con persone affette da malattie neurodegenerative/terminali, favorendo e potenziando i fattori protettivi e le risorse individuali e collettive, offrendo strumenti e capacità di elaborazione del lutto in tutte le sue varie forme: fisica (morte), psichica (decadimento delle facoltà cognitive), di separazione professionale (distacco dal paziente che si sta curando e accudendo per spostamento ad altri nuclei di cura). Non ultime quelle determinate dall’emergenza Covid con tutte le conseguenze: distanziamento, isolamento, allontanamento…

In letteratura scientifica si parla di “lutto ambiguo” proprio per il fatto che ci sono situazioni in cui la “perdita” ha la forma e le caratteristiche del lutto, anche laddove non c’è l’assenza definitiva della persona. Sono forme di separazione che segnano la vita delle persone, i familiari in primo luogo, ma non ne sono esenti anche le varie figure che sono coinvolte nella relazione di cura.

Da qui l’interesse per sostenere la persona e offrire strumenti adeguati per affrontare queste esperienze, saperle identificare e viverle senza rischiare di cadere in dinamiche di burn out o di altre situazioni di difficoltà e stress emotivo sempre possibili laddove si è a contatto con la sofferenza e la relazione di cura.

Il progetto, unico nel suo genere, è stato studiato appositamente sulla realtà di Casa Madre Teresa di Calcutta che si annovera tra i pochi centri in Italia in grado di garantire una continuità della presa in carico dei pazienti con demenza. Qui, infatti, il paziente e i familiari vengono seguiti nella stessa struttura nei vari stadi della malattia, garantendo servizi specifici grazie ai diversi nuclei presenti all’interno: dal centro diurno nelle fasi iniziali fino alla residenzialità per le fasi più evolute e complesse.

Il percorso di formazione non teorico, ma a carattere esperienziale, è stato messo a punto e realizzato da Casa Madre Teresa di Calcutta, con il coordinamento del dottor Andrea Melendugno, psicologo e psicoterapeuta della struttura, in stretta collaborazione con il Dipartimento FISPPA (Dipartimento di Filosofia, sociologia, pedagogia e psicologia) dell’Università degli Studi di Padova e in particolare con la professoressa Ines Testoni, psicologa e psicoterapeuta, docente del corso “Psicologia delle relazioni di fine-vita, perdita e morte” e direttrice del master in “Death Studies and the End of Life” – coadiuvata dal dottor Gianmarco Biancalani, esperto di psicologia palliativa e death education e dalla dottoressa Lucia Ronconi, esperta di analisi quantitativa dei dati e consulente statistico dell’Università di Padova.

Sarà un percorso di formazione che utilizzerà delle tecniche di arteterapia, in particolare fototerapia, e di psicodramma. Inoltre è prevista una fase di ricerca che oltre a sostenere e offrire strumenti al personale, porterà a una pubblicazione scientifica. Sono previsti, infatti, dei questionari propedeutici al corso che verranno riproposti al termine dello stesso per poter fare una valutazione qualitativa e quantitativa del percorso.

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