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Domani, 9 ottobre, inaugurazione area pubblica rigenerata dedicata al valore delle donne contro ogni violenza

Domani mattina, sabato 9 ottobre, in occasione della ricorrenza del compleanno di Emanuela Loi, le associazioni promotrici del progetto di rigenerazione urbana #donnerigenerattive (Centro Studi Borsellino, Libera, Emily, Agesci Conca D’oro, Mezzocielo, Democratica)

Pubblicato il 8 Ottobre, 2021

Domani mattina, sabato 9 ottobre, in occasione della ricorrenza del compleanno di Emanuela Loi, le associazioni promotrici del progetto di rigenerazione urbana #donnerigenerattive (Centro Studi Borsellino, Libera, Emily, Agesci Conca D’oro, Mezzocielo, Democratica) insieme al sindaco, Leoluca Orlando, al vicesindaco Fabio Giambrone, agli assessori Sergio Marino, e Maria Prestigiacomo, inaugureranno la PRIMA AREA PUBBLICA DEDICATA AL VALORE DELLE DONNE CONTRO OGNI VIOLENZA in via dell’Autonomia Siciliana in prossimità di via D’Amelio.

Lo comunica la consigliera Milena Gentile (nella foto d’apertura) che spiega: «Il progetto è ancora in via di definizione ma si è voluto cogliere l’occasione della presenza a Palermo di Claudia Loi, sorella di Emanuela. 

Il progetto #DonneRigenerAttive è un programma di rigenerazione urbana di contrasto al degrado e all’incuria, ma ha soprattutto una forte valenza significativa e simbolica. E’ un modello di cura condivisa tra Amministrazione comunale, associazioni e residenti che intendiamo riprodurre in diverse zone della città, in attesa che il Consiglio comunale si decida a prelevare e approvare il Regolamento per la Rigenerazione e la Cura condivisa dei Beni Comuni.

Palermo è una città che nella sua toponomastica ha dimenticato le donne che hanno gettato le basi della cultura democratica nella nostra città. Il nostro intento è prioritariamente sottrarre un’area urbana al degrado ma ha molteplici altri obiettivi: ricordare in ogni luogo in cui verrà realizzato il progetto le donne significative che hanno un legame con quel luogo, marcare il territorio cittadino con i nomi di queste donne e contribuire alla diffusione capillare del numero di emergenza 1522 per un comune contrasto alla violenza contro le donne.

Ringrazio le maestranze del COIME, coordinate egregiamente da Donatella Leto, quelle dell’Amap e dell’Amat che hanno fatto un ottimo lavoro anche sotto il sole cocente di questa estate. Di fondamentale importanza l’impegno degli Assessori Fabio Giambrone, Sergio Marino e Maria Prestigiacomo che hanno creduto nel progetto e si sono adoperati per realizzarlo celermente».


Di seguito, una breve una sintesi del significato e della genesi del progetto, fatta pervenire dalla consigliera Gentile.

“Palermo è la città segnata dall’orrore delle stragi e degli omicidi mafiosi. Palermo è la topografia ferita di quei luoghi, luoghi di memoria. Talvolta luoghi di oblio. Palermo è Via D’Amelio, è il 19 luglio 1992 di dolore e di ingiustizia.

Via D’Amelio è il luogo che Rita Borsellino e i suoi familiari, con tante e tanti altri, hanno voluto trasformare nel segno della pace e della liberazione dalle mafie, per affermare l’irrinunciabile necessità di giustizia e di verità. Verità non ancora pienamente ottenuta. Sappiamo bene che questi luoghi sono risanati dai sentimenti vivi e dalle responsabilità partecipate e attive di tutte e tutti: se e quando scegliamo di vedere ricordare capire partecipare cambiare. In via D’Amelio – proprio all’ingresso – alcuni alberi e la pensilina dei bus sono il primo punto d’incontro di chi vi si reca per le celebrazioni del 19 luglio. Con una petizione rivolta all’Amministrazione comunale abbiamo proposto di rigenerare e curare questo spazio verde, da anni in degrado, trasformare i pannelli della pensilina in racconti di vita di donne, verniciare di rosso la panchina indicando come denunciare e dove trovare aiuto e sostegno contro la violenza maschile sulle donne. Abbiamo proposto di collocarvi un masso a segnalare la resistenza salda, consapevole e liberatoria delle donne. Questo progetto è un prototipo che intendiamo replicare anche in altre zone della città, arricchito dalla partecipazione di scuole e associazioni del territorio. E’ importante, inoltre, tracciare a Palermo una toponomastica femminile, rinominando spazi e aree verdi della città, segnando simbolicamente luoghi urbani significativi con lo stesso impegno per la giustizia e il riscatto da ogni violenza che Rita Borsellino e le altre donne coraggiose e tenaci ci insegnano” – lo dichiarano i curatori del progetto Emilio Corrao, Piera Fallucca, Milena Gentile, Adriana Palmeri.  

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